La lettera di una paziente dell’Ospedale “Nostra Signora di Bonaria” che ha affidato alle nostre pagine la sua esperienza nel nosocomio sangavinese.
Buongiorno, vorrei scrivere una recensione sull’ospedale di San Gavino reparto radiologia. Ho una mielomalacia, e una encefalomielite mialgica da due anni. Da due anni cado di continuo perché una parte del cervello quella che comanda braccia, mani e gambe mi fa cadere. L’encefalomielite mialgica mi fa dimenticare i ricordi attuali, a volte balbetto, ho attacchi aggressivi e depressivi.
Ieri con urgenza mi hanno fatto una risonanza magnetica cervicale, dorsale, lombosacrale con e senza contrasto. Ho avuto un eccezionale comprensione sia dal medio che dal personale infermieristico, dopo aver visto la gravità del caso. Da due anni cado ogni giorno, la situazione si è aggravata. Il neurologo, mi ha detto che non si può far niente, continuerò a cadere. Ho un danno irreversibile, “sindrome da fallimento operatorio”.
Credo che se una volta tanto un ospedale venga vantato per i proprio dovere, bisogna farlo sapere. Se negli ospedali le cose a volte non funzionano, chi ci lavora non ha colpe. C’è poco personale. La lista dopo di me era lunga, l’esame è durato più del previsto ,ma hanno analizzato vertebra per vertebra. Chiedo cortesemente di pubblicare questa recensione.
Io sono nata a San Gavino nel 1969, nell’anno 83 i miei genitori sono voluti rientrare nel loro paese natio. Sono attualmente residente a Sassari, ma vengo spesso a San Gavino, il mio cuore è rimasto lì ho tanti amici, e la mia ex cognata Vilia Fattorini, che amo come fosse mia madre. Non so se qualcuno ricorda mio padre, era maresciallo capo, vivevo nella villa con il ragno in via Parrocchia. Mi scuso del tempo che vi ho fatto perdere. Distinti saluti,
Canu Silvia
