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Villanovaforru, un concerto di 50 ore per dire no alle speculazioni energetiche

Quest’anno ricorre il 50esimo compleanno del musicista Riccardo Pittau e con la collaborazione del Parco e Museo Archeologico e della Coop. Turismo in Marmilla, è nata l’idea di questo evento “folle” e “visionario”: allestire un concerto perfomance della durata ininterrotta di 50 ore a partire dal tramonto del giorno 11 agosto (ore 19:00), fino al tramonto del 13 (ore 21:00), all’interno del parco archeologico di Villanovaforru.

Pittau, noto trombettista nella scena jazz, ha coinvolto altri 30 artisti che si esibiranno gratuitamente, per festeggiarlo e per sostenere la raccolta fondi nella causa che vede impegnato il nostro territorio e dunque ciascuno di noi, nella battaglia contro la speculazione eolica.

Le prenotazioni sono obbligatorie, alla mail 50seadoor@gmail.com e le informazioni possono essere reperite chiamando ai numeri 333 1760216 (anche whatsapp) e 339 2424114 (no whatsapp), oppure al link dell’evento https://www.facebook.com/events/642635074476388

Il folto gruppo ed eterogeneo di musicisti e artisti che affiancheranno Riccardo in questo lungo cammino, alternandosi nel prendere parte a questa lunghissima suite composta per l’occasione: una partitura quasi estemporanea in continuo mutamento, è composto da  personalità conosciute ed importanti nel mondo dell’arte e della musica sarda, ovvero: Lorenzo Balia, Alessandro Garau, Simone Sedda, Nicola Vacca , Stefano Vacca – batteria, Stefano Casti , Sebastiano Dessanay, Matteo Muntoni, Adriano Orrù, Davide Sardo – basso, Silvia Corda, Andrea Sanna, Alessio Zucca – piano/tastiere, Michele Deiana – launeddas, Ignazio Cadeddu, Luca Marcia, Roberto Massa, Raffaele Pilia – chitarra, Paolo Angeli – chitarra sarda preparata, Giuseppe Joe Murgia, Francesco Sangiovanni – sax, Francesco Nurra – voce, steel guitar, glockenspiel; Irene Salis – elettronica, Stefania Lai – poetessa performer; Antonella Puddu, Michela Sale Musio, Tiziana Troja – attrice performer, Valentina Puddu – danzatrice performer, Remo Scano – sitar; Massimiliano Toro – tabla

50 paesaggi sonori, della durata indicativa di un’ora ciascuno, saranno colonna sonora del sito archeologico nelle ore del giorno e della notte, dove momenti quasi impercettibili si alterneranno ad altri di grande dinamismo passando attraverso tutte le gradazioni intermedie possibili, con inserimenti performativi di poesia e danza, il tutto affiancato dall’installazione di Land Poetry “Entu” di Stefania Lai: un’opera partecipativa che coinvolge direttamente il pubblico creando fra gli alberi una grande tessitura di fili sovrapposti.

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