Site icon San Gavino Monreale . Net

Fonderia e Portovesme, ennesima fumata nera al Mimit

Nessun passo in avanti nel corso della riunione del gruppo di lavoro per la Portovesme Srl che si è svolta oggi al Mimit a Roma. La prossima sarà convocata dopo l’incontro che Glencore ha annunciato di voler chiedere ai massimi vertici di governo, ossia al ministro Urso e alla presidente del Consiglio Meloni: è l’unica novità della riunione di oggi, una sorta di fotocopia della precedente, con la delusione per non aver fatto nessun passo avanti.

Delusione viene espressa dagli assessori regionali dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu. “Dopo diversi tavoli che si sono succeduti al Mimit purtroppo l’incontro odierno non ha avuto esito positivo” affermano i due assessori -. Stiamo cercando di trovare una soluzione alla crisi della Portovesme ma oggi siamo consapevoli del fatto che la società evidentemente non ha fatto quanto prospettato fin dal principio per cercare di risolvere il problema delle linee produttive che attualmente non sono in marcia, come quelle di San Gavino, a fronte di un impegno costante da parte delle altre istituzioni al tavolo. Abbiamo chiesto quindi uno sforzo nel più breve tempo possibile, affinché nel prossimo incontro si possa trovare una soluzione che dia non solo risposta all’emergenza attuale, ma anche concretezza di sviluppo al presidio industriale sul lungo periodo”.

Intanto le organizzazioni sindacali hanno ribadito di non avere pregiudiziali verso un progetto di riconversione che sia ambientalmente e socialmente sostenibile e che guardi verso l’economia circolare, in linea con le prospettive di decarbonizzazione e di trasformazione industriale del Paese. “È necessario, però – hanno sottolineato i sindacati – che i progetti siano non solo ipotesi ma concreti impegni assunti dall’azienda, impegni in grado di mantenere inalterati i livelli occupazionali. Così come è necessario arrivare alle future nuove produzioni con lo stabilimento in marcia e i lavoratori in attività e con adeguate soluzioni industriali per lo stabilimento di San Gavino”.

Exit mobile version