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venerdì, 22 Novembre 2024
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Regione, salta il vertice di maggioranza e la riunione del consiglio. L’opposizione: “Legislatura finita”

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Slittata a data da destinarsi la riunione del Consiglio regionale che, all’ordine del giorno, prevedeva ben due mozioni sui nuovi ospedali, e annullato anche l’incontro organizzato per oggi tra il presidente della Regione, Christian Solinas, e i consiglieri della sua maggioranza. Una situazione di paralisi istituzionale che ha portato l’opposizione a dichiarare: “Questa legislatura è finita”. 

Critici anche i sindacati. “Il rinvio della seduta del Consiglio regionale deciso unilateralmente e come conseguenza delle divisioni nella maggioranza, rappresenta una ferita alla qualità della vita democratica e un vulnus a cui occorre porre rimedio”: così il segretario generale della Cgil Sardegna Fausto Durante in riferimento all’annullamento della seduta di oggi con al centro le mozioni sulla costruzione dei nuovi ospedali.

“Il libero dibattito nelle assemblee elettive e la possibilità di valutare le scelte di governo, anche mettendole esplicitamente in discussione – ha aggiunto – non possono essere considerati come concessioni nelle mani delle maggioranze di turno ma devono essere prerogative del libero confronto democratico”.

La Cgil evidenzia inoltre un paradosso: “Della delibera sui nuovi ospedali non si deve discutere, dato che la stessa maggioranza sul tema è profondamente divisa, ma nel frattempo l’iter di realizzazione va avanti attraverso l’attribuzione di incarichi per gli studi di fattibilità”.

Una situazione inaccettabile per il segretario Durante: “Se avessero rispetto delle dinamiche democratiche il presidente Solinas e la giunta regionale bloccherebbero immediatamente tutti i procedimenti collegati fino a quando il Consiglio non avrà potuto dibattere e decidere”.

Oltretutto, si tratta di un tema, quello delle politiche sanitarie, sul quale i cittadini sardi in più circostanze – il 22 ottobre 2022, il 15 giugno scorso e in ultimo sabato 24 giugno – hanno dimostrato una forte opposizione alle scelte della maggioranza e, quindi, “ci si aspetterebbe che decisioni così importanti venissero prese dopo ampia discussione e non con un colpo di mano”.

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