Il 23 giugno arriva nelle sale sarde Deu ci seu, il doc sullo spareggio Cagliari – Piacenza del 1997 a Napoli. A Cagliari il film verrà proiettato alla presenza degli autori e del produttore.
Venerdì 23 giugno arriva nelle sale della Sardegna Deu Ci Seu, docufilm firmato dai tre giovani autori cagliaritani, Michele Badas, Michele De Murtas e Nicolò Falchi.
Prodotto da Il Circolo della Confusione e dall’ISRE (Istituto Etnografico Sardo) con il contributo della Regione Sardegna, il supporto della Sardegna Film Commission e la collaborazione del Cagliari Calcio, il docufilm racconta la vicenda, appassionante, dello spareggio tra Cagliari e Piacenza, nel giugno del 1997, quando ventimila sardi partirono verso Napoli per sostenere la squadra allora guidata da Carlo Mazzone, che per non retrocedere in serie B aveva bisogno della vittoria.
Un viaggio e una partita entrati nella storia della squadra ma soprattutto nella storia calcistica e culturale della Sardegna. Oggi, con i playoff e il Cagliari che regala emozioni sul campo, il film ripercorre un episodio che celebra la dedizione della tifoseria cagliaritana alla squadra, intrecciandolo con il racconto di un’epoca di cui si colgono differenze, ma anche molte similitudini, con la Sardegna odierna.
Il 23 giugno Deu Ci Seu (“Io ci sono”) sarà proiettato nel cinema Notorius di Cagliari alla presenza degli autori e del produttore, Claudio Marceddu. La stessa sera il film sarà proposto in diverse sale dell’Isola e nei giorni immediatamente successivi gli autori incontreranno il pubblico in alcuni comuni tra cui Oristano, Iglesias e Samassi.
Intanto, da oggi sui canali social del film è possibile vedere il trailer, dove compaiono anche i personaggi che gli spettatori avranno modo di conoscere (e riconoscere).
Il film ha già trovato riconoscimento a livello nazionale con la partecipazione, come Special Event, al prestigioso Biografilm Festival di Bologna, il 17 giugno.
“Abbiamo ritenuto importante raccontare quello spareggio perché si è trattato di una vicenda che ha messo in luce sia aspetti identitari della nostra isola sia l’importanza della collettività”, spiegano gli autori. “L’epopea del viaggio verso Napoli è stata sia testimonianza della fede calcistica di una delle tifoserie più ampie d’Italia, ma anche occasione per raccontare l’insularità, come fattore di coesione forte e come ostacolo da superare per amore verso la propria squadra e la propria terra”.
Deu ci seu arriva nelle sale dopo anni di lavorazione: l’idea del film è nata sette anni fa, ma la burocrazia e la difficoltà nel reperimento delle immagini hanno rallentato i tempi.
Il titolo di questo lavoro richiama la scritta impressa sulle magliette dei tifosi che avevano partecipato a quell’incredibile trasferta, a testimoniare la loro presenza alla partita ma anche il senso di collettività che ne era scaturito.