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Rimborsi per l’asilo nido in ritardo: la lettera di un genitore e i chiarimenti dell’assessore Casu

La questione dei rimborsi delle rette per gli asili nido è un tema caldo tra i genitori di San Gavino Monreale, a causa di un ritardo nell’erogazione dei fondi. Abbiamo ricevuto una lettera da parte di Stefano Pusceddu, padre di un bambino di due anni, che si è fatto portavoce di tanti genitori che vivono una situazione analoga.

Pubblichiamo, in coda alla lettera, anche i chiarimenti di Bebo Casu, assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Gavino Monreale.


«Buongiorno, sono Stefano Pusceddu, padre di un bambino di due anni che attualmente va al nido. Scrivo questa lettera per segnalare il disagio, e per cercare risposte mai date da parte del sindaco, assessore alle politiche sociali e assistente sociale, circa la scomparsa di parte dei rimborsi regionali “Nidi gratis” finanziati da regione e distribuiti dai comuni, in questo caso quello di San Gavino Monreale.

“Nidi gratis” è un programma di sostegno alle famiglie per finanziare la retta o parte della retta dei nidi comunali e privati, che va a colmare la differenza di spesa coperta da rimborso INPS. Per renderla semplice su una retta di 400 euro, l’INPS rimborsa 273 euro e la cifra restante la copre la Regione. La Regione offre questi fondi ai comuni che hanno il compito di quantificare e distribuire.

Succede però che il nostro Comune ci rimborsa solo una parte di quella spesa, e qui parte il circo.

Le famiglie del nido privato chiamano l’assistente sociale per chiedere informazioni sul mancato rimborso e questa dice che non può essere evaso perché nel nido comunale qualche genitore non ha presentato tutti i documenti. Vi state chiedendo che c’entra il rapporto finanziario tra un individuo e il Comune con altre parti non in causa? Ce lo siamo chiesti anche noi, e la risposta è stata che non si poteva stare li a fare mille richieste in ragioneria per dare i rimborsi solo a una parte delle famiglie. Chiamiamo l’assessore che sente l’assistente sociale e ci riferisce nuovamente picche, ma con la promessa che sarebbero stati erogati a breve, siamo a gennaio.

Arriviamo al 22 Marzo e si prova a contattare nuovamente l’assistente sociale e l’assessore di riferimento. I soldi finanziati dalla regione e che ci fu detto fossero disponibili in ragioneria, solamente da bonificare, non ci son più, ora vanno in avanzo vincolato. Chiamiamo il sindaco che si interessa delle nostre lamentele ascoltandoci ma non preoccupandosi troppo di come vanno le cose in comune.

Il 4 Maggio col consiglio comunale vengono finanziati questi soldi, ma purtroppo chi si occupa di liquidare ha problemi di salute, il che mi dispiace e spero si possa riprendere il prima possibile, e fa si che la burocrazia del comune sia legata a un singolo insostituibile.

Mi chiedo cosa sia vero di quel che ci è stato riferito, perché sono tante le contraddizioni, tanti i disagi e tanti i malumori a sentirsi presi in giro. Un genitore di uno dei tanti bambini rimasti senza rimborsi.»

A stretto giro è arrivata la risposta di Bebo Casu, assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Gavino Monreale, che ha espresso solidarietà alle famiglie colpite dal disagio e dallo sforzo di dover anticipare somme che comunque verranno totalmente rimborsate.

«Purtroppo – spiega l’assessore – i soldi dei rimborsi erano rimasti bloccati nell’avanzo di amministrazione e sono stati sbloccati il 4 maggio con l’approvazione del bilancio e di quel capitolo in avanzo. Ora abbiamo liquidato novembre e dicembre 2022 e stiamo preparando i primi mesi 2023. Mi scuso per questo lungo periodo di ritardo».

Insomma, la speranza è che si riesca a sbrogliare in tempi brevissimi la burocrazia che spesso crea lungaggini che mettono in difficoltà le amministrazioni comunali e conseguentemente i cittadini, in particolare le fasce più esposte economicamente che non sempre hanno la disponibilità economica per anticipare le somme necessarie all’iscrizione dei bambini agli asili nido.

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