Il calcio non è più quello di una volta. Una massima già diffusamente citata che, tuttavia, non è solo una retorica narrativa: il gioco del calcio è effettivamente mutato nel corso dei decenni, tanto che oggi è paragonabile a quello delle origini solo per il mantenimento di buona parte delle regole.
Come è cambiato il calcio nel corso degli anni?
D’altronde, le prime regole ufficiali del calcio furono create in Inghilterra nel 1863 dall’allora neonata Football Association, che si occupò di disciplinare uno sport che all’epoca era praticato principalmente dai gentiluomini dell’alta società in qualità di attività ricreativa, piuttosto che di competizione. Tuttavia, considerato il successo dell’attività, e il gran numero di persone che iniziò a giocare al calcio, non occorse poi tanto tempo affinché si evolse in uno sport più organizzato e competitivo.
Ad ogni modo, durante i suoi primi anni di vita non esistevano campi o attrezzature standardizzate. Le porte potevano essere di qualsiasi dimensione e realizzate con tutto ciò che era disponibile all’epoca. I giocatori, inoltre, indossavano qualsiasi indumento avessero a portata di mano, spesso giocando in abiti da strada.
Al di là di queste rudimentali caratteristiche, i primi anni del calcio furono comunque molto utili per gettare le basi per quello che sarebbe diventato uno degli sport più amati al mondo. E anche se molte cose sono cambiate da quegli umili inizi, molti aspetti rimangono riconoscibili oggi, come il lavoro di squadra, l’abilità tecnica di gestione della palla e la passione dei tifosi.
Dal calcio antico a quello moderno: una lenta evoluzione verso il progresso
Come intuibile, e come già abbiamo accennato in apertura di questo approfondimento, il calcio si è evoluto in modo significativo rispetto ai primi anni. Il calcio moderno è infatti ora un gioco più veloce e strategico, con attrezzature e tecnologie che hanno modificato le regole originarie: si pensi, tra le altre, ai cambiamenti di gestione della palla durante il gioco attivo o al VAR (Video Assistant Referee) a supporto del processo decisionale dell’arbitro.
Per esempio, è evidente come nel calcio moderno le squadre siano molto più tattiche rispetto a quanto non avvenisse in passato: la fase di analisi e di preparazione del match è diventata sempre più evoluta, così come la predisposizione di strategie più specifiche. Tecnicamente, i giocatori sono diventati sempre più atletici grazie ai progressi nelle tecniche di allenamento e nell’alimentazione: è sufficiente confrontare le foto degli attuali calciatori con quelli di qualche decennio fa per verificare come sia cambiata radicalmente la struttura fisica di un calciatore medio.
Come cambia l’esperienza del tifoso
In tutto ciò, a cambiare è poi stata anche l’esperienza del tifoso. Grazie alla possibilità di seguire in diretta ogni match grazie alla trasmissione dei contenuti in TV o allo streaming tramite dispositivi mobili o computer su siti specializzati come i siti per scommettere, chiunque può osservare quello che accade alla propria squadra preferita, senza dover necessariamente presenziare allo stadio.
L’esperienza del tifoso è inoltre accresciuta favorevolmente grazie anche alla presenza di piattaforme di social media come Twitter, Facebook e Instagram: qui i tifosi di tutto il mondo possono connettersi gli uni con gli altri, commentando e confrontandosi sui propri beniamini.
Il calcio femminile, per uno sport sempre più inclusivo
Sempre a proposito di cambiamenti, non si può non sottolineare come tra i più significativi vi siano anche quelli in termini di inclusività, sia in campo che fuori.
Il calcio femminile, per esempio, ha finalmente guadagnato una straordinaria popolarità negli ultimi anni, offrendo maggiori opportunità alle atlete, riconosciute ora come professionista. Altre iniziative sono state messe in atto per promuovere l’inclusione dei gruppi minoritari nelle comunità calcistiche di tutto il mondo. Insomma, ancora una volta sembra passare dallo sport uno sviluppo sostenibile e condivisibile della società.
Il futuro del calcio: quale evoluzione nei prossimi anni?
Con queste basi di interesse, è lecito domandarsi con particolare partecipazione quali siano le ulteriori tappe evolutive del calcio: il futuro di questo sport è un argomento che interessa operatori di settore e non solo, le cui previsioni – spesso – differiscono in modo notevole.
Una cosa sembra essere certa: con il progredire della tecnologia, è lecito attendersi di vedere ancora più cambiamenti in questo sport. L’avvento dell’uso degli assistenti arbitrali (VAR), già implementato in diversi campionati, potrebbe subire ulteriori approfondimenti con la predisposizione di altre forme di supporto alle decisioni arbitrali, fino ad arrivare a un futuro in cui probabilmente il ruolo dei guardalinee, ad esempio, sarà superfluo.
A proposito di tecnologiche, un altro potenziale ulteriore cambiamento sarà l’aumento della rilevanza dell’intelligenza artificiale nell’analisi delle prestazioni dei giocatori e nelle decisioni tattiche: la professione del match analyst è oramai riconosciuta in tutto il mondo quale supporto spesso decisivo per gli allenatori. Sempre prioritari diventeranno inoltre gli automatismi per monitorare i livelli di forma fisica dei giocatori e prevenire gli infortuni: una necessità impellente, considerata la crescente frequenza degli impegni sportivi.
Tra gli altri cambiamenti già in atto, si citano anche l’adozione di pratiche più sostenibili all’interno dei club calcistici, con sforzi per ridurre le emissioni di carbonio e minimizzare la produzione di rifiuti. In fondo, però, forse l’evoluzione più importante forse è quella che ancora non si riesce a ipotizzare, a conferma dell’imprevedibilità di questo sport.