La pandemia da Covid-19 ha fatto esplodere il grave problema della dispersione scolastica. Il CRENOS – Università degli studi di Cagliari (29° Rapporto 2022) riporta che con il 19,3% di NEET, la Sardegna risulta in fondo alla classifica europea (181° posto su 199 regioni), lontana dalla media EU27 dell’11,1%. In Sardegna si registra il 23,0 % di abbandoni scolastici che nel nostro territorio arriva al grave dato del 30%.
La Caritas della Diocesi di Ales-Terralba ha presentato un progetto che potrà far arrivare nel nostro territorio così povero e con tassi di dispersione scolastica altissimi ben 20.000 euro che potrebbero essere utilizzati per finanziare attività per bambini e ragazzi, come doposcuola, trattamenti personalizzati per bambini con disturbi dell’apprendimento, incontri e conferenze con gli studenti degli istituti superiori.
L’azione progettuale sarà localizzata in 6 comuni del territorio del Medio Campidano e basso Oristanese. All’interno degli spazi polifunzionali i destinatari avranno la possibilità di svolgere: attività di accompagnamento allo studio con un supporto personalizzato e individualizzato, percorsi di orientamento per gli studenti maggiormente a rischio di dispersione, spazio di ascolto, orientamento socioeducativo e accoglienza emergenziale.
Si lavorerà a stretto contatto con le istituzioni scolastiche, Servizi Sociali comunali, comunità parrocchiali, e altre agenzie educative del territorio. Questo progetto risulta essere non solo un’attività di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, ma anche una proposta di socializzazione in cui attraverso i corsi di lingua, i laboratori ricreativi, le attività di contrasto all’abbandono scolastico, etc. si possano generare dei circuiti virtuosi di realizzazione personale per il bene delle comunità locali.
Il progetto si pone l’obiettivo quello di intervenire nelle situazioni più urgenti, in modo che sensibilizzando le comunità ospitanti, le nuove generazioni, possano ritrovare le dinamiche fruttuose della cosiddetta “comunità educante”. I nostri piccoli centri abitati possono diventare un modello di “comunità educante”, dove la vicinanza, i rap- porti di conoscenza, le occasioni di aggregazione, saranno le caratteristiche che faciliteranno il raggiungimento dei benefici che ci aspettiamo.
Tutti possono votare per sostenere il progetto aprendo il seguente link:https://cattolica.unamanoachisostiene.it/progetto/caritas-diocesana-di-ales-terralba/ o inquadrando il QR Code riportato nella locandina