Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, una data fondamentale per “non dimenticare” la Shoah, l’olocausto, le persecuzioni subite da tutti i deportati uccisi nei campi di concentramento: ebrei, omosessuali, sinti, rom, persone appartenenti alle minoranze etniche, militari e politici. Azioni afferrate e terribili adottate e condivise a partire dall’approvazione delle leggi razziali introdotte nel nostro Paese nel 1938.
Le atrocità nazi-fasciste compiute durante la Seconda Guerra Mondiale hanno segnato l’Umanità in maniera indelebile. Diviene allora doveroso ricordare per evitare che tali aberrazioni si ripresentino e costruire così una nuova coscienza umanitaria, allo scopo di rifuggire dalla guerra, dall’odio razziale e dal fanatismo, sia esso religioso che politico. Dinnanzi al senso di infinita crudeltà che ciascuno di noi avverte se rivolge il pensiero all’olocausto, è nostro compito, delle Scuole, delle istituzioni e di tutti i cittadini soffermarsi e riflettere su tali orrori.
Una giornata che deve essere un riferimento costante perché ciò che è successo non possa mai riaccadere.
Silvia Mamusa
Assessora alla Cultura
Comune di San Gavino Monreale