La valutazione delle performance aziendali è un processo cruciale per l’organizzazione che, se condotto in modo adeguato consente al management di rilevare le eventuali criticità che possono emergere e porre in essere le azioni correttive per ristabilire i livelli di produttività prefissati e favorire il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
In quest’ottica, quindi, assume importanza fondamentale che il reparto delle Risorse Umane sia in grado di monitorare costantemente e completamente le prestazioni dei dipendenti, che rappresentano il vero e proprio motore per il successo aziendale, attraverso strumenti e metodologie affidabili e utili per evidenziare i punti di forza e di debolezza sia dei singoli che dei team per poter poi prendere le decisioni migliori per l’organizzazione.
Cosa sono i KPI aziendali
Uno dei metodi maggiormente utilizzati per la valutazione delle performance aziendali e del personale è senza dubbio il KPI, acronimo di Key Performance Indicators, tradotto in italiano come Indicatore Chiave di Prestazione che, come suggerisce il nome, analizza in modo qualitativo e quantitativo l’andamento dei processi e del lavoro dei dipendenti.
Dopo aver fissato gli obiettivi e le strategie per il raggiungimento degli stessi, il reparto delle Risorse Umane procede con l’analisi dei progressi e il lavoro dei singoli, ravvisando eventuali criticità e intervenendo per rimuoverle.
All’interno dell’azienda esistono diversi KPI che coinvolgono diversi processi e reparti. I più diffusi sono i KPI di vendita, che attengono per l’appunto alle vendite, i KPI finanziari, che riguardano sostanzialmente il fatturato e i flussi finanziari, i KPI Marketing, relativi alle campagne pubblicitarie, i KPI Clienti, per la quota di mercato e il numero di clienti mantenuti e i KPI Operativi, quest’ultimi collegati proprio alle performance dei dipendenti, ai tempi per portare a termine un’attività e alla soddisfazione del capitale umano.
Inoltre, i KPI possono essere suddivisi in due macro categorie che riguardano l’aspetto qualitativo e quantitativo del lavoro.
In sintesi, i primi contemplano l’analisi del clima aziendale, le modalità di lavoro e il modo di approcciarsi al cliente, mentre i secondi riguardano dati concreti, come il fatturato, raggiungimento dei risultati e degli obiettivi e tempistiche.
La digitalizzazione della valutazione delle prestazioni
Vista l’enorme importanza del performance management per il successo aziendale, sempre più organizzazioni stanno fornendo alle Risorse Umane strumenti digitali in grado di supportare il reparto in questa delicata e complessa attività, con risvolti positivi in termini di affidabilità dell’analisi, coerenza nel prendere le decisioni più idonee e raggiungimento dei risultati stabiliti.
L’utilizzo di un software dedicato al Performance Management, infatti, consente di avere sempre una panoramica completa e in tempo reale sui progressi posti in essere rispetto a un obiettivo preventivamente indicato, personalizzando secondo le esigenze il tool e condividendolo con i soggetti deputati al controllo delle prestazioni e con i dipendenti stessi che, in questo modo, avranno un livello di autonomia maggiore e potranno in ogni momento verificare lo stato di avanzamento del lavoro.
Questi sistemi, che sfruttano la metodologia OKR (Objectives and key results), inoltre, permettono alle Risorse Umane da una parte di realizzare dei report personalizzati per ogni singolo lavoratore e dall’altra di lasciare dei feedback anche in forma anonima per informare i dipendenti sulla percezione del loro impegno e rendimento.
Digitalizzando questa attività, l’azienda potrà beneficiare di maggiori livelli di produttività e motivazione del personale e, di conseguenza maggiore facilità nel raggiungimento degli obiettivi e un processo decisionale più coerente rispetto alle esigenze dell’organizzazione.