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martedì, 19 Novembre 2024
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“I sentieri della professione”, III edizione di formazione in Sardegna

Eventi e manifestazioni

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L’iniziativa “I sentieri della professione” giunge alla sua terza edizione e si avvale della collaborazione degli Uffici Scolastici Regionali di Toscana, Sicilia, Piemonte e Sardegna. Obiettivo del progetto è facilitare le attività di orientamento in occasione dell’uscita dal percorso scolastico degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Il crescente fenomeno della disoccupazione giovanile

Questo progetto innovativo e ambizioso di orientamento nasce soprattutto come risposta a un fenomeno crescente e osservato con sempre maggiore preoccupazione: lo skills mismatch e la conseguente disoccupazione giovanile. Il focus è dunque sull’evidente squilibrio che, in special modo negli ultimi anni, si è venuto a creare nel mondo del lavoro tra la domanda di competenze specifiche e l’offerta, rappresentata dai giovani lavoratori.

Il fenomeno della disoccupazione giovanile, anche conosciuta con l’acronimo NEET, cioè “Not engaged in Education, Employment or Training”, riguarda quindi i giovani inattivi che non seguono un percorso scolastico e non hanno un impiego.

Secondo gli ultimi studi pubblicati, il nostro paese è il quarto in Europa, dopo la Turchia, il Montenegro e la Macedonia, per numero di NEET. Le differenze più evidenti si riscontrano tra il Nord e il Mezzogiorno, con un picco nella regione Sicilia, e tra individui di sesso maschile e femminile, con un numero maggiore di donne neet.

Proposte contro la disoccupazione giovanile

Per cercare di contrastare il fenomeno sono state create diverse iniziative, tra cui corsi professionalizzanti specifici e università telematiche che consentono ai giovani di acquisire le competenze necessarie per affrontare con serenità il mondo del lavoro e il passaggio dalla scuola all’impiego.

Oltre ai già citati corsi professionalizzanti e alla scelta dell’università telematica migliore tra le tante presenti online è anche possibile adottare delle vere e proprie strategie per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, specialmente nella fase di orientamento.

Utile, infatti, potrebbe essere specializzarsi e formarsi tramite un percorso che risponda alle professioni più richieste e che, come dimostrano i dati raccolti finora, al momento è legata a doppio filo al mondo digitale e delle telecomunicazioni.

Altre possibilità di trovare un’occupazione o quantomeno implementare le proprie skills sono rintracciabili in progetti come “We4Youth” sviluppato da Fondazione Sodalitas con il sostegno di J.P. Morgan che punta al disallineamento tra domanda e offerta per i giovani attraverso la realizzazione di collaborazioni virtuose tra il mondo della scuola e il mondo aziendale.

Anche “Crescere in digitale”, ad esempio, è stato un progetto di Unicocamere virtuoso che ha proposto lo scorso anno la possibilità ai giovani disoccupati di accrescere le proprie competenze digitali e rintracciare e supportare le piccole e medie imprese nella ricerca di giovani volenterosi.    

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