Il trasferimento del personale sanitario dal Poliambulatorio di via Nurazzeddu è un argomento che ha agitato le piazze di San Gavino Monreale.
In particolare negli ultimi giorni hanno tenuto banco i due comunicati dei Cittadini Attivi, in cui si paventava lo sgombero dei locali e un “possibile trasferimento di numerosi servizi specialistici in altri comuni limitrofi”.
Per fare chiarezza sulla questione e sgomberare il campo da possibili dubbi, abbiamo intervistato il sindaco di San Gavino Monreale, Carlo Tomasi, chiedendo ragguagli sulla situazione del poliambulatorio e della sanità territoriale nel complesso.
Sindaco, una domanda secca. Il Poliambulatorio chiuderà?
“Il 31 dicembre scade la proroga della convenzione, che potrebbe essere anche ulteriormente prorogata, ma in caso contrario è già tutto predisposto. Ci possono essere voci di corridoio o post su Facebook, ma dobbiamo attenerci alle comunicazioni ufficiali, che non hanno subito modifiche negli ultimi mesi e dunque non c’è motivo di creare allarmismi”.
I servizi quindi dove verranno trasferiti?
“Il 29 settembre la ASL 6 ha rilasciato una nota ufficiale in cui garantiva pubblicamente che i servizi rimarranno a San Gavino Monreale. Da allora non è cambiato nulla e siamo tranquilli che la ASL manterrà fede all’impegno, in accordo col Direttore Sanitario. Si sta predisponendo tutto secondo accordi: gli specialisti e il servizio prelievi resteranno a San Gavino. Il servizio di Pediatria e Igiene pubblica (le vaccinazioni dei bambini, ad esempio) verranno ospitate nei locali del consultorio in viale Trieste, mentre altri servizi come otorino, oculistica e cardiologia saranno riallocate nell’Ospedale Nostra Signora di Bonaria. In ogni caso, tutti i servizi resteranno nel nostro Comune”.
Dunque i cittadini di San Gavino possono stare tranquilli? Nessuno scippo di servizi o prestazioni sanitarie, possiamo confermarlo?
“Come detto, c’è l’impegno scritto della ASL del Medio Campidano portato anche in Consiglio Comunale. Bisogna attenersi a questo. Inoltre, l’ospedale ha spazi a sufficienza per ospitare gli ambulatori degli specialisti, che possono tornare nella location che più si confà a questo tipo di erogazioni. In futuro – con la conclusione dei lavori per il nuovo ospedale, che procedono celermente, dando peraltro impiego a tanti lavoratori e aziende sangavinesi – gli spazi saranno destinati ad aumentare e il vecchio ospedale potrebbe quindi ospitare nuovi servizi sanitari”.
Questa, dunque, la situazione fotografata dal primo cittadino Carlo Tomasi, che ha risposto alle domande poste dai cittadini sangavinesi. I servizi verranno trasferiti dal Poliambulatorio di via Nurazzeddu ma resteranno a San Gavino Monreale.