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domenica, 22 Dicembre 2024

Villacidro, grande partecipazione ieri alla mostra curata da Mara Damiani per raccontare il patrimonio culturale attraverso il design

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Il convegno “Il patrimonio culturale raccontato attraverso il design: le Rejnas di Sardegna e i tesori di Villacidro” tenutosi ieri al teatro Don Bosco ha raccontato in dettaglio la ricchezza degli abiti tradizionali femminili sardi dei comuni partecipanti esplorandone la storia e le differenze a seconda dell’occasione in cui venivano indossati.

In un teatro gremito, il sindaco di Villacidro Federico Sollai ha manifestato la propria soddisfazione per l’evento, inserito nel progetto Festa di San Sisinnio: «È per noi un grande orgoglio essere riusciti a far diventare la Festa di San Sisinnio uno dei principali eventi identitari della Sardegna, grazie al riconoscimento e al finanziamento ricevuto dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio. Da oltre 400 anni la comunità villacidrese celebra il santo, una festa che ha avuto la forza di conservare nel tempo i suoi caratteri originari e identitari». Non sono mancate parole di ringraziamento per tutte le realtà che hanno contribuito al successo dell’evento e per le relatrici del convegno, la designer Mara Damiani, che ha curato anche la mostra esposta all’ex Mulino Cadoni, l’antropologa Susanna Paulis, l’artigiana Maria Corda, accompagnate durante la serata dalla consigliera comunale Giuditta Sireus.

«Mi era stato chiesto di organizzare una mostra con i lavori che avevo già realizzato, le Rejnasracconta Mara Damiani –. Quando sono venuta a Villacidro ho voluto però studiare il territorio e il suo patrimonio e da questo nasce la mostra, che è dedicata alle Rejnas in generale, ma anche a cinque temi che parlano del patrimonio culturale di Villacidro».

Si tratta di cinque manifesti dedicati ad altrettanti gioielli della cittadina: la cascata Sa Spendula, San Sisinnio, il Lavatoio, gli abiti della tradizione e i frutti della terra, veri e propri tesori locali.

Suggestiva la sfilata degli abiti tradizionali di Desulo, Gonnosfanadiga, Iglesias, Nuoro, Orgosolo, Oristano, Samugheo, Settimo San Pietro, Sassari, Uta, Villacidro, Quartucciu e dei manufatti realizzati dalla fabbrica orafa villacidrese Marrocu Gioielli F.o.a.g., raccontati nel dettaglio dalla voce di Bruna Frongia con l’accompagnamento musicale di Gavino Murgia.

Sulla ricchezza degli abiti e sull’importanza dei gioielli, anche come strumenti di protezione dal male, si è soffermata l’antropologa Susanna Paulis, mentre l’artigiana orgolese Maria Corda ha raccontato la filiera di lavorazione della seta, a partire dall’allevamento del baco di varietà “Orgosolo” fino alla tessitura del copricapo usato un tempo dalle donne orgolesi, su lionzu, parte preziosa dell’abito tradizionale.

Al termine del convegno, il taglio del nastro della mostra curata da Mara Damiani ed esposta all’ex Mulino Cadoni, che si potrà visitare nei giorni 26, 27 novembre, 2, 3, 4 dicembre dalle 16 alle 19. Sarà possibile prenotare una visita guidata o l’apertura anche in giorni e orari diversi da quelli indicati inviando una e-mail a giuditta.sireus@comune.villacidro.vs.it.

L’evento, inserito nel progetto Festa di San Sisinnio, è stato organizzato dal Comune di Villacidro in collaborazione con il Comitato parrocchiale San Sisinnio Martire e la Pro Loco di Villacidro, con il patrocinio della Fondazione Giuseppe Dessì e con il contributo dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna.

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