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Fèminas 2022, premiate otto donne sarde: c’è anche Caterina Murino

Sono otto le donne sarde Fèminas 2022. Le ha incoronate ieri mattina a Donigala Fenughedu, nello splendido scenario del Ros’e Mari Farm & Greenhouse, Coldiretti Donne Impresa Sardegna che per il sesto anno ha ideato e promosso il premio delle donne sarde per le donne sarde. Un premio in categorie riservato a chi si distingue nel proprio campo, di lavoro ma non solo, in cui spesso si scovano storie importanti sconosciute al grande pubblico ma che danno tanto alla società.

Le otto Fèminas di quest’anno come sempre sono innanzitutto otto donne dalle storie significative, fatte di grandi sacrifici, esempi e apripista per tante loro colleghe o giovani che aspirano ad intraprendere quel tipo di carriera. Sono la modella ed attrice Caterina Murino, di origini cagliaritane, volto noto al grande pubblico e molto legata alla sua terra premiata nella categoria Cultura; la categoria Agricoltura è andata ad un monumento del centro Sardegna, del Mandrolisai e della Barbagia, Cesarina Marcello, 86 anni, faro del movimento Pensionati di Coldiretti. Donna che ha sempre saputo abbinare braccia e mente rappresentando un esempio sia in campagna che nelle istituzioni. È stata sindaca del suo Comune, Tiana, che ha dato i natali anche ad Antonio Todde che con i suoi 112 anni nel 2001, era entrato nel guinness dei primati come uomo più vecchio del mondo, oltre che membro della Comunità montana e del Bim Taloro. Ed è anche la prima agri-panificatrice del suo territorio; la più giovane Fèminas è la premiata nella categoria Sport, Eleonora Meloni 20 anni di Uras, campionessa europea 2021 nell’arco nudo juniores, dove ha conquistato anche il bronzo a squadre. Tesserata per gli Arcieri Uras, da anni fa parte della nazionale italiana. La categoria Spettacolo è andata ad una icona della musica sarda, Maria Luisa Congiu di Oliena. Nata e vissuta a Roma fino al diciottesimo anno è stata poi travolta dall’amore per la Sardegna che racconta con le sue canzoni nei palchi di tutta la Sardegna e non solo. La giornalista Mariangela Pira di Dorgali è stata premiata nella categoria Informazione. Giornalista giramondo che in diversi stati in redazione e come inviata e con le più importanti testate giornalistiche, Ansa, Mediaset, La7 e Sky. Esperta di Cina e di Estero è una delle più apprezzate giornaliste di economia in quanto riesce a rendere intellegibili a tutti le più complesse tematiche finanziarie. Fèminas della categoria Istituzioni è Paola Dessì, donna delle istituzioni, attualmente Prefetta di Sassari, la prima donna a ricoprire questo importante ruolo in Sardegna. Saturnina Tanda di Sassari è stata invece premiata nella categoria Scienze. Nel lontano 1976 apri la sua farmacia in via Leoncavallo, nel quartiere santa Maria di Pisa divenuto di lì a poco il Bronx del centro Turritano. La sua non è mai stata una semplice farmacia ma un presidio sociale dove non si danno solo le medicine ma anche carezze e sostegno alle tante famiglie che popolano il quartiere. Una farmacia che funge anche da centro di ascolto dove si stampano ricette, green pass, si fanno cambi di medico e qualsiasi tipo di supporto. La categoria sociale ha invece premiato Suor Maria Mastinu, di Milis con la missione di stare accanto ai bambini che vivono nel disagio e situazioni estreme. Da 18 anni si trova in Palestina dove dirige l’asilo La Crèche della Santa Famiglia di Betlemme, l’istituto delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli che ospita minori abbandonati e in situazioni di disagio sociale e di difficoltà. Prima suor Maria è stata per trenta anni infermiera nella foresta equatoriale del Congo ex Zaire.

“Fèminas premia l’universo femminile in tutte le sue sfumature – spiega Elisabetta Secci responsabile di Coldiretti Donne Impresa Sardegna presente questa mattina insieme a tutte le responsabili di provinciali del movimento Donne della Coldiretti -. Ogni anno svela storie affascinanti, ricche di significato. Esempi di donne, spesso sconosciute ma dal grande valore umano, spiriti gentili quanto determinati che hanno il coraggio di aprire finestre importanti per la nostra società”.

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