Non è un segreto che il nostro pianeta sia in difficoltà. Lo stato dell’ambiente è una delle principali preoccupazioni per le persone di tutto il mondo, e si parla molto di cosa fare per risolvere questo problema. Lo sviluppo sostenibile diventa dunque un elemento cruciale del prossimo futuro, come sottolineato dalle attenzioni ricevute dall’omonimo festival tenutosi dal 4 al 20 ottobre 2022.
Purtroppo, in Italia sono ancora in pochi coloro che si avvicinano a questo tema, al punto che solo il 40% degli italiani conosce l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi. Vediamo quindi di approfondire questo tema.
Il Festival dello Sviluppo Sostenibile e i problemi italiani
Lo sviluppo sostenibile consiste nel garantire che non si consumino più risorse di quelle che il pianeta può generare e sostituire. Si tratta di assicurarsi che tutto ciò che facciamo non danneggi o inquini l’ambiente, proteggendo le sue risorse più importanti. Ovviamente il bene del nostro pianeta, e dunque la sua protezione, è fondamentale non solo per noi ma anche e soprattutto per le future generazioni che popoleranno la terra.
Il Festival dello Sviluppo Sostenibile può essere considerato come una summa di questi concetti, giunto oramai alla sua sesta edizione e con oltre 300 iniziative sparse per la Penisola. Purtroppo, come anticipato, eventi di questo tipo non hanno ricevuto e continuano a non ricevere le attenzioni che meriterebbero.
La maggior parte degli italiani, infatti, ignora i dettami dell’ecosostenibilità: stando ai dati, addirittura il 40% dei cittadini della Penisola non conosce i piani e gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Agenda 2030: di cosa si tratta e quali sono i suoi obiettivi?
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un vero e proprio piano d’azione. Si tratta di un insieme di strategie e di obiettivi da raggiungere – appunto – entro il 2030, il cui scopo è salvaguardare il pianeta e di riflesso le persone, consentendo ad entrambi di prosperare in una simbiosi perfetta.
Gli obiettivi posti dall’Agenda 2030 sono 17 in totale, e toccano svariati temi, come ad esempio la lotta alla povertà, il cambiamento climatico, l’uguaglianza di genere, le emissioni di CO2, lo smaltimento dei rifiuti e molto altro ancora.
Il “goal” finale è raggiungere uno sviluppo sostenibile entro il 2030, ma questo non può essere ottenuto senza il coinvolgimento di tutti i Paesi. Ed è qui che entra in gioco l’Italia: come detto, pochi conoscono l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi. Spetta a noi, quindi, agire per primi.
Come abbracciare uno stile di vita sostenibile?
Innanzitutto, si consiglia di fare attenzione ai consumi in casa, e alle fonti energetiche utilizzate. Oggi, per fortuna, esistono fornitori come VIVI energia che consentono di sfruttare energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili, in modo tale da avere un minore impatto sull’ambiente.
Bisognerebbe poi fare attenzione non solo ai consumi di luce e gas, ma anche agli sprechi idrici, dunque all’acqua. Ovviamente è bene prendere confidenza con la differenziazione dei rifiuti e il riciclo, e abbracciare la mobilità sostenibile, scegliendo i mezzi elettrici e la bicicletta.