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Manifesti funebri, i parenti dei defunti chiedono maggiore attenzione e rispetto

La perdita di un caro è un evento che segna profondamente l’esistenza di una persona. Nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di una persona amata, chi “resta” è particolarmente vulnerabile e sensibile: per questo la comunità dovrebbe abbracciare e “proteggere” queste persone, ma non sempre accade.

Parliamo di questo argomento non per caso, ma dopo aver ricevuto una chiamata intensa e toccante, proprio da parte di una persona che recentemente ha perso la madre. Abbiamo raccolto il suo racconto di quello che a tutti gli effetti è percepito come una mancanza di tatto, ma anche di rispetto verso le famiglie dei defunti.

“Il funerale si è svolto qualche giorno fa – ci racconta una nostra lettrice di San Gavino Monrealee come sempre abbiamo fatto stampare i manifesti. Purtroppo abbiamo potuto constatare che il manifesto di mia madre è stato subito coperto da altri manifesti, nonostante ci fossero altri manifesti più vecchi e addirittura ci fosse uno spazio libero sul cartellone”.

La foto allegata all’articolo dimostra quanto affermato. Abbiamo sfocato nomi e volti dei defunti per rispetto, per non coinvolgere altre famiglie in quella che potrebbe sembrare una polemica, ma che invece è solamente un invito alla riflessione. Per lo stesso motivo abbiamo scelto di non pubblicare i nomi delle persone coinvolte, né quello dell’Agenzia che ha coperto il manifesto.

“Ci siamo rimasti molto male – spiega infatti la nostra lettrice – perché vedere coperto il manifesto poche ore dopo la messa è una mancanza di rispetto. I manifesti servono anche per far sapere alla comunità che una persona è venuta a mancare, dovrebbero essere coperti prima quelli più vecchi, cosa che in questo caso non è successa. Magari è stata una distrazione, ma il fatto che ci siamo rivolti a un’agenzia funebre di un altro paese ci fa pensare che sia stato coperto di proposito. E non vorremmo che ricapitasse per il trigesimo”.

Per questo motivo ci facciamo “megafono dei cittadini” e rivolgiamo un appello agli addetti ai lavori, che più di tutti dovrebbero sapere cosa significa entrare in una casa in cui si vive un lutto. Vi invitiamo ad una maggiore attenzione e ad una piccola considerazione di carattere prettamente pubblicitario: non sarà di certo un manifesto a far scegliere un’agenzia forestiera rispetto ad una locale. Ma, al contrario, certe “disattenzioni” possono sicuramente indirizzare i clienti altrove: quando si è in lutto, disperati e vulnerabili, ci si affida solo a chi si distingue per serietà e correttezza. E il passaparola, in piccole comunità come la nostra, è molto più efficace di un manifesto coperto troppo frettolosamente.

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