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Giocare a poker a livello intermedio: come migliorare facilmente

Chi è entrato nell’affascinante mondo del poker ed ha iniziato ad appassionarsi a questo gioco, molto probabilmente sentirà dopo un po’ l’esigenza di migliorare il proprio modo di giocare. In altre parole, vorrà alzare la posta, in tutti i sensi: sia in termini di abilità, sia in termini di vincite in denaro.

Affrontare avversari più forti è sicuramente un modo per mettersi alla prova e dimostrare a se stessi – e agli altri – il proprio valore. Ma quando si affrontano giocatori esperti, aumentano anche i rischi e le possibilità di perdita e per questo bisogna essere adeguatamente preparati. Non si può più contare sulla fortuna o sull’intuito, bisogna iniziare a studiare le mosse e le strategie più forti ed efficaci.

Questo approccio vale ancora di più se decidiamo di puntare cifre più alte: in questo caso il rischio di “farsi male” a livello economico è reale e per questo è necessario avere delle solide basi teoriche su cui fondare il proprio gioco. Solo in questo modo si potranno progressivamente alzare le puntate, avendo una maggiore consapevolezza di quello che sta accadendo durante la partita e del livello di rischio associato alle proprie scelte.

Come migliorare a poker se sei un giocatore di livello intermedio? Ecco una breve guida su come ottenere subito dei risultati migliori a poker grazie alla teoria contenuta nei manuali, ma anche con accorgimenti e trucchi da giocatore professionista.

Lo studio è fondamentale

Il primo passo da comprendere per migliorare velocemente a poker è che bisogna dedicare tempo ed energie allo studio ed all’allenamento. I professionisti non raggiungono i tavoli finali dei tornei più importanti perché sono solo fortunati o perché hanno solo un inarrivabile talento. Quest’ultimo può essere d’aiuto per raggiungere i livelli più alti di questo gioco, ma al livello intermedio a prevalere sono ancora altri fattori.

Il giocatore di poker deve vedersi un po’ come uno scacchista: gli scacchi sono un gioco d’abilità in cui la strategia è indispensabile e con essa lo studio delle mosse. Ad ogni mossa, il giocatore di scacchi esperto conosce come rispondere in modo più o meno efficace e il possibile sviluppo dei pezzi sulla scacchiera che si potrebbe ottenere. Ovviamente il poker è differente perché c’è la variabile delle carte, che non è direttamente controllabile dal giocatore, ma l’approccio strategico è comunque altrettanto efficace.

Quando si comincia a fare sul serio nel poker la matematica diventa un’alleata imprescindibile ed in particolare il calcolo probabilistico. Anche la psicologia riveste un ruolo primario, perché il poker è anche un gioco che coinvolge la mente e le emozioni dei partecipanti: gestire il proprio linguaggio del corpo durante la partita può fare la differenza, così come l’interpretazione di quello degli avversari. A livello intermedio non è necessario approfondire questi aspetti, ma comprendere alcune nozioni generali può apportare dei benefici immediati al proprio gioco.

Conoscere bene le regole

Spesso si danno per scontate, ma a volte chi è alle prime armi non riesce a migliorare i propri risultati anche a causa della scarsa conoscenza delle regole del poker. In questo caso ci riferiamo al Texas Hold’em, che è la specialità più giocata nei tornei dal vivo e online. Le migliori piattaforme di gioco in Italia offrono numerosi contenuti per l’apprendimento del poker a tutti i livelli. In particolare, uno dei leader del gioco online offre dalle nozioni di base quando si tratta delle carte da gioco che risulta essere tra le migliori disponibili su internet. Per esempio, interessante è la loro spiegazione del valore delle combinazioni nel poker che i giocatori possono mettere in subito attraverso la piattaforma offerta.

Fare esercizi specifici

Sì, avete letto bene. Anche nel poker – come in qualsiasi altro sport – per migliorare bisogna esercitarsi. Questi esercizi devono essere fatti con pazienza e costanza per un sufficiente periodo di tempo per produrre risultati concreti nelle partite “vere”.

Un consiglio molto utile ed efficace è quello di tenere traccia dei propri risultati. Ad esempio, se si decide di fare 10 mani al giorno come esercizio, è importante segnarsi i risultati quotidiani per verificare se c’è stato un miglioramento nel corso del tempo.

Riportiamo di seguito alcuni dei possibili esercizi che si possono fare per ottenere un miglioramento nel proprio gioco.

Conoscere il concetto di Expected Value

Quello che in italiano si traduce come valore atteso di una mano (Expected Value) è un concetto matematico di teoria della probabilità che è utile per comprendere in quale momento fare call o foldare in una partita. Il calcolo del valore atteso delle nostre mani di poker è il vero segreto per essere vincenti nel lungo termine.

Un aspetto importante da capire è che quando si parla di valore atteso si intende una aspettativa all’interno della mano, che potrà essere sia positiva che negativa; quindi, potrà tradursi sia in una vincita che in una perdita

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Senza addentrarci nel complesso campo del calcolo probabilistico con formule ed integrali, per calcolare facilmente il valore atteso di una mano di Texas Hold’em si può utilizzare questo schema: la probabilità che un evento accada va moltiplicata per la vincita relativa, al risultato che si ottiene si sottrae il risultato che deriva dalla moltiplicazione tra la probabilità che l’evento non accada e la perdita relativa.

Per comprendere meglio l’expected value, ci viene incontro l’esempio del lancio di una moneta. Se due giocatori scommettono 1 euro sul risultato “testa” ed 1 euro sul risultato “croce”, la probabilità che esca uno o l’altro risultato (testa o croce) lanciando la monetina all’infinito è esattamente la stessa. Inserendo i valori nella formula precedente si vedrà che il risultato è zero, il che significa che il valore atteso è pari a 0.

Un giocatore di poker può considerarsi vincente non se vince tutte le partite, ma piuttosto se è in grado di massimizzare le vincite e di ridurre al minimo le perdite. Quando si ha una buona mano un giocatore poco esperto potrebbe essere preso dalla voglia di sapere cosa ha il suo avversario, mettendo così sul piatto molte chips.

Nella stessa situazione un giocatore di livello elevato non cade nella tentazione della curiosità e riesce a capire, analizzando i dati in suo possesso e diversi altri fattori, quando foldare una buona mano, anche la seconda mano migliore. Andare a vedere cosa ha l’avversario potrebbe voler dire una perdita troppo ingente, che sul lungo periodo determina un andamento sicuramente perdente.

Avere fiducia nel proprio gioco

Come detto in precedenza, anche la psicologia ha la sua importanza nel poker. Anche se l’avversario è molto forte, per ottenere il maggior numero possibile di vittorie bisgona credere fermamente nei propri mezzi e nel gioco che si cerca di impostare.

Guardare video di poker

Un modo efficace per migliorare a poker è quello di guardare video di giocatori professionisti. Su Internet si trovano materiali video in abbondanza e su YouTube sono presenti numerosissime partite disponibili facilmente. Molto interessanti sono i video realizzati da coach di poker che spiegano le mosse.

Un consiglio per guardare questi video: è bene non limitarsi a guardarli in modo passivo, ma fermare il filmato ad ogni mano interessante e chiedersi: cosa farei in questa situazione? Perché farei questa mossa e non quest’altra? Si tratta di un approccio sicuramente dispendioso in termini di tempo, ma di sicura efficacia.

Migliorare il poker mentale

Una delle abilità da sviluppare per migliorare velocemente a poker è quella di memorizzare le carte ed in generale il gioco. Come in tutte le discipline sportive anche il mindset ha la sua importanza e quindi avere i “giusti pensieri” in determinate situazioni difficili della mano può davvero fare la differenza.

Questi sono alcuni degli accorgimenti per migliorare a poker ad un livello intermedio. Esistono manuali specifici per apprendere le strategie da un punto di vista maggiormente tecnico e per portare il proprio gioco al livello successivo. Anche leggere libri di psicologia sulla comunicazione non verbale può essere utile, così come studiale la teoria delle probabilità in modo più approfondito.

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