Arriva il giudizio positivo di compatibilità ambientale per i lavori di adeguamento e messa in sicurezza del ponte di Marceddì.
La decisione del ‘Servizio valutazione impatti e incidenze ambientali’ (Via) sull’istanza presentata, lo scorso 19 luglio, dal Comune di Terralba per il progetto dei “Lavori viabilità occidentale sarda nel tratto tra l’Oristanese e la zona di Arbus – Adeguamento del Ponte Marceddì (1° lotto)”.
Sono previsti interventi strutturali, come il rinforzo di 165 pali di fondazione maggiormente degradati. A livello stradale, è prevista la riorganizzazione della sezione stradale e la circolazione a senso unico alternato regolamentata attraverso un impianto semaforico
; la realizzazione di una nuova pavimentazione stradale, di uno strato di impermeabilizzazione e di un sistema di scolo per l’allontanamento delle acque di piattaforma; il posizionamento lungo il ponte di cinque dossi artificiali di rallentamento in corrispondenza di altrettanti attraversamenti pedonali; l’installazione di segnaletica verticale e orizzontale; la sistemazione dei piazzali di accesso. Infine, alcuni interventi impiantistici: attraversamenti pedonali in corrispondenza degli accessi sud e nord del ponte, opportunamente illuminati per la sicurezza nelle ore notturne; un impianto semaforico di segnalazione su ambo i lati di accesso al ponte, utile per regolamentare il senso unico alternato sul ponte.Nonostante l’intervento ricada all’interno della Zsc (zona speciale di conservazione) ‘stagno di Corru s’Ittiri’ e della Zps (zone di protezione speciale) ‘Corru s’Ittiri Stagno di San Giovanni e Marceddì, secondo l’assessorato regionale all’Ambiente il progetto non può generare incidenze significative dirette o indirette su habitat e specie e sull’integrità dei siti ‘Natura 2000’. Attraverso l’adozione di idonee misure di mitigazione, i lavori risultano compatibili con la conservazione della biodiversità.
Sono, comunque, indicate una serie di prescrizioni: al fine di tutelare la fauna durante il periodo riproduttivo, tutte le operazioni rumorose dovranno essere interrotte da marzo ad agosto; dovranno essere adottate tutte le misure necessarie per evitare la dispersione di polveri, di rifiuti nello stagno e lo sversamento accidentale di materiali inquinanti; le aree di cantiere dovranno essere realizzate su aree prossime alla sede dell’opera, in aree già alterate e antropizzate, avendo cura di non danneggiare in alcun modo la vegetazione presente.