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Caos sanità, Rossella Pinna: “L’ospedale di San Gavino è di nuovo allo stremo. L’Assessore si attivi subito per porre rimedio”

Rossella Pinna

La situazione nell’ospedale di San Gavino Monreale è esplosiva: reparti chiusi, medici, infermieri e operatori sanitari esausti, pazienti per giorni nelle barelle del pronto soccorso in attesa di essere ricoverati.

Il Pronto Soccorso, stando alle testimonianze dei pazienti, si è trasformato in un reparto di degenza, e la Medicina non accetta ricoveri di pazienti extra bacino.

Il quadro è quello di un Ospedale allo stremo. Dove è la Sanità “migliorata” e funzionante che solo qualche giorno fa l’assessore Nieddu declamava dalle colonne dei giornali? A porre la domanda, dai banchi dell’opposizione del Consiglio Regionale, otto consiglieri di minoranza.

“Siamo fortemente preoccupati per la crisi della sanità del Medio Campidano ed in particolare per il Presidio ospedaliero – scrive Rossella Pinna, che sulla situazione del nosocomio campidanese ha presentato col Gruppo PD l’ennesima interrogazione. “Le parole dell’assessore sono smentite quotidianamente dalle denunce di amministratori locali, sindacati e associazioni di pazienti, semplici cittadini. La realtà vera è drammatica: sono sempre di più i medici ospedalieri che a San Gavino e negli altri ospedali lasciano il servizio pubblico: stress, carichi di lavoro ingestibili e non riconosciuti, una disorganizzazione che ha le sue radici in una riforma licenziata in piena pandemia, nonostante gli avvertimenti accorati di operatori, pazienti e delle stesse opposizioni politiche. Non bastano di certo i proclami dell’assessore a convincere i cittadini che tutto va bene se poi abbiamo gli ospedali al collasso, reparti chiusi, liste d’attesa infinite. Tutto quello che mai c’è stato prima. E ribadisco mai, nonostante il continuo scaricare le responsabilità su chi c’era prima di lui, sulle forze politiche che, da oltre tre anni e mezzo, sono all’opposizione”.

“Cosa ha fatto l’assessore in questi mesi? – prosegue l’esponente democratica – dove sono le linee guida di indirizzo per le ASL? Dove sono le risorse aggiuntive e gli incarichi attesi dal personale, costretto a doppi e tripli turni e sfruttato biecamente? Quali sono i rimedi alla evidente carenza di personale? La risposta non può essere quella data fino ad ora! Sono passati 70 giorni dalla approvazione nella commissione Sanità e politiche sociali della proposta di Linee guida di indirizzo, perché la Giunta regionale non le ancora approvate e rese operative? Si attivi subito per porre rimedio e salvare almeno ciò che resta della Sanità in un territorio trascurato. Questo sfascio totale solo parzialmente è imputabile alla pandemia, è causato soprattutto da una mancanza di strategia, di organizzazione, di metodo. La sanità è stata usata da questa maggioranza per spartire e assegnare poltrone e lo stato in cui versa è la dimostrazione palese dell’incompetenza e incapacità di questa Giunta a gestire i problemi dell’isola”.

Ecco il testo dell’interrogazione presentata ieri al Consiglio Regionale della Sardegna.

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