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domenica, 22 Dicembre 2024

“Il tuo pacco Amazon è stato trattenuto”, ma è una truffa: attenzione agli SMS e alle email

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Troppo spesso pubblichiamo le cronache relative alle truffe informatiche, spesso molto “onerose” per le vittime.

Sempre più internauti sono infatti costretti a rivolgersi ai Carabinieri per raggiri, talvolta molto ben congegnati, che permettono ai malfattori di prelevare somme ingenti dai conti correnti o dalle carte prepagate dei cittadini.

Una delle truffe più comuni, che recentemente ha mietuto vittime anche a San Gavino Monreale, è la cosiddetta “truffa del pacco trattenuto”, che consiste in un SMS o una email in cui si riceve un avviso di un pacco bloccato presso il deposito del corriere e che, per riceverlo, è necessario cliccare su un link allegato per sbloccarlo.

Se l’ignaro utente fa click sul link allegato al messaggio, viene reindirizzato ad una pagina che richiede l’inserimento dei propri dati personali e/o bancari (generalmente dati anagrafici, numero della carte di credito, riferimenti al proprio conto corrente bancario o postale). Talvolta viene richiesto il pagamento di una somma di denaro di pochi euro per sbloccare la spedizione.

Nella realtà dei fatti, però, autorizzando il primo pagamento, ci si mette nelle mani dei truffatori. Se viene inserita la carta di credito (o se in qualche modo i ladri riescono a carpirla con altri mezzi) ci si ritrova con un abbonamento a un servizio a pagamento (come budgetzy.com, segnalato più volte) che preleva dalla vostra carta 89 euro al mese. Un lettore di San Gavino Monreale ci ha segnalato addebiti multipli in più giorni consecutivi.

L’unica cosa cosa da fare è cancellare l’SMS e non cliccare su nessun link. E in qualunque caso, mai inserire dati personali o bancari su siti non certificati o di cui non si è sicuri al 100%.

Se malauguratamente si seguono i passi suggeriti dai malfattori, entro qualche minuto inizieranno i prelievi dal vostro conto bancario. La primissima cosa da fare, quindi, è controllare l’indirizzo il sito che ha prelevato i vostri soldi: il dato può essere letto sull’estratto conto della vostra carta di credito. Tutti i siti, per legge, devono “presentarsi” all’ente bancario che li paga, dovreste quindi riuscire a capire la “fonte” della truffa.

Una volta identificato il sito bisogna tentare di cancellare l’abbonamento e cercare di riavere indietro i soldi, o almeno una parte di essi (in genere questi siti rimborsano una percentuale che va dal 50% al 70% della somma indebitamente prelevata). Bisogna accedere e cercare un tasto di “cancellazione abbonamento”, di “aiuto” (una chat apposita per parlare con un operatore) o un pulsante denominato “support” per chiedere assistenza sulla cancellazione.

In caso contrario, può essere utile recarsi immediatamente alla vostra banca e bloccare la carta (o bloccare quanto meno gli addebiti da quel sito, se possibile). Sarebbe comunque opportuno sporgere denuncia e segnalare questi tentativi di truffa.

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