Sabato 18 Giugno, a Tramatza, si è riunita l’Assemblea dei soci della Rete Sarda Diabete per il rinnovo delle cariche sociali della Federazione. All’assemblea hanno partecipato otto associazioni territoriali rappresentative dell’intera isola che, nel corso degli anni, hanno portato avanti i diversi progetti, istanze e le numerose rivendicazioni degli oltre 120 mila persone e famiglie affette da diabete.
Per dare continuità all’azione della Federazione è stato eletto per un secondo mandato l’iglesiente Riccardo Trentin, 51 anni, insegnante, affiancato dal vicepresidente Pietro Spano, da Simona Salis e Eleonora Inzàina, segreteria e tesoreria e dai consiglieri Fabio Sabeddu, Benedetto Mameli, Daniela Sanna, Diego Piras e Roberta Tocco.
“Sono stati anni difficili per via della pandemia di Covid-19 ma con importanti risultati raggiunti. Le difficoltà ci sono, certo. Ma noi continuiamo a credere nel dialogo con le Istituzioni, nella battaglia delle idee, nella sfida delle intelligenze. Noi stiamo facendo la nostra parte”– ha detto lo stesso Trentin, subito dopo l’elezione.
La Federazione pone come base delle sue azioni i seguenti obiettivi, ritenuti come prioritari:
- Scuola e Diabete: “Serve un nuovo corso per la Scuola Sarda necessario ad accompagnare il delicato percorso di inserimento ed inclusione dei bambini e adolescenti in ambito scolastico e a soddisfare le tante aspettative delle famiglie”.
- Educazione e Formazione: “Interventi a sostegno della formazione ed educazione delle persone con diabete, orientati ad aumentare la consapevolezza individuale e sociale della malattia, per combattere preclusioni e discriminazioni personali e professionali”.
- Avvio di screening per la diagnosi precoce del diabete tipo 1 e prevenzione del diabete tipo 2: “attivare i protocolli per tutti i soggetti a rischio”.
- Avvio dei tavoli tecnici permanenti per favorire l’interazione tra Rete Sarda Diabete, comunità scientifiche diabetologiche sarde e sistema sanitario regionale: “per la costruzione di un modello di rappresentanza e partecipazione che dal basso arrivi ai processi decisionali”.
- Parità di accesso come il resto della penisola a metodi diagnostici e terapeutici appropriati per quanto riguarda le nuove tecnologie come sensori, microinfusori e farmaci innovativi: “deve essere realizzato in modo uniforme su tutto il territorio regionale, perché sia affermata l’equità nella qualità della cura e della vita delle persone con diabete”.
“L’unione di intenti tra famiglie, associazioni di persone con diabete, enti territoriali, Regione e Istituzioni Sanitaria – evidenzia concludendo Trentin –, sarà necessaria per la tutela delle famiglie e persone con diabete”.
Federazione Rete Sarda Diabete fin dalla sua costituzione, nel giugno del 2019, la federazione si è mossa sul territorio ponendo le basi per creare una “rete” tra le associazioni già presenti, i pazienti e tutti i soggetti interessati quali ASL, Comuni, Regione e laboratori di analisi. Al concetto generico di tutela dei diritti dei pazienti diabetici, nel corso del tempo si sono aggiunte nuove sfide, fatte di protocolli d’intesa, audizioni in commissione salute in Consiglio regionale, fino alla costituzione di un Registro regionale delle persone con diabete, nel 2021.