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lunedì, 23 Dicembre 2024

Gonnosfanadiga, vandali in azione: bruciato un libro del book crossing e vandalizzati i cartelli di RurAbility

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Vandalismo a Gonnosfanadiga. La denuncia dell’Associazione Culturale G_elevato2.

“In questo giorno di inizio esami per la maturità, ci sarebbe piaciuto fare un post solo per augurare il meglio ai ragazzi maturandi – scrivono i componenti dell’associazione, in un accorato post su Facebook – e invece siamo qui a descrivere un atto di immaturità. Ieri ci ha contattato il corpo dei Barracelli, che ringraziamo per l’accortezza, in quanto ha ritrovato “fuori posto” questo libro intitolato “Quando i giovani sognano”, che risiedeva nella nostra book crossing Zone. Ci si potrebbe chiedere: “ma quei libri non sono itineranti?”, la risposta ovviamente è sì! Il problema è lo stato del libro: era bruciato”.

Tra tutti gli atti di vandalismo, quello denunciato è uno dei più odiosi: un bene pubblico, condiviso, distrutto per noia, togliendo la possibilità di usufruire del libro a chi magari è appassionato di lettura ma impossibilitato a comprare libri sempre nuovi (o semplicemente amante dei titoli a sorpresa).

“C’è un libro bellissimo e ricco di spunti – continuano i volontari – Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, dove i vigili del fuoco non spengono incendi, ma li appiccano ai libri. Questo per cancellare la cultura e il sapere. Purtroppo in questo caso non sono stati di certo i vigili del fuoco… quel libro da distopico è diventato realtà. E non ci sembra che questo sia il modo giusto per far sognare i giovani”.

Ma questo non è l’unico “sabotaggio” denunciato dai soci di G_elevato2. Anche i cartelli con QR code del Progetto RurAbility sono stati imbrattati e resi inservibili dalla mano del solito imbecille armato di bomboletta spray.

“Anche vedere i pannelli di RurAbility imbrattati e rovinati, dopo il tanto impegno profuso, non ci ha fatto bene. Siamo demoralizzati, ma non ci diamo per vinti! Avremo ancora più attenzione verso la cura del bene comune, confidando che anche tutta la popolazione lo faccia” – è l’amara conclusione dei volontari.

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