Da caro carburante a caos carburante il passo è davvero breve. Dopo lo sciopero a oltranza di marzo gli autotrasportatori sardi si dichiarano pronti a una nuova protesta.
La sigla ASR, Autotrasportatori Sardi Riuniti ha infatti diramato un comunicato durissimo.
“Dallo scorso marzo – si legge nella nota stampa – ci ritroviamo ad avere il prezzo alla pompa oltre due euro al litro: la categoria degli autotrasportatori si sente presa in giro da questo Governo
. Riducendo l’accisa alla pompa, hanno praticamente azzerato il recupero trimestrale delle accise alle aziende che avevano investito grossi capitali in mezzi più ecologici ed efficienti”.“La viceministra Bellanova – continuano i referenti del comitato degli autotrasportatori – aveva promesso alle associazioni storiche di categoria che appartengono all’Albo un recupero degli aumenti del carburante tramite un finanziamento di 500 milioni di euro che però, attualmente, è ancora bloccato dall’Europa: oltre il danno la beffa”.
Le conseguenze potrebbero essere drastiche. “Gli autotrasportatori stanno operando da diga agli aumenti continui e alla carenza strutturale della viabilità; se il governo non interviene saremmo costretti a rigirare tutti gli aumenti ai committenti che poi, se riterranno, rigireranno sui consumatori facendo decollare l’inflazione. Con queste premesse non ci resta che proclamare lo stato di agitazione e comunicare, a breve, alle autorità la volontà di uno sciopero totale del comparto”.