Spesso nelle nostre pagine diamo spazio alla voce dei lettori, per raccontare le loro esperienze, i loro successi e talvolta anche le loro difficoltà. Oggi abbiamo conosciuto Tiziana Ibba, di Sanluri, 44 anni, mamma di un ragazzino di 12 anni.
“Vorrei raccontarvi la mia storia abbastanza triste – esordisce Tiziana, che dopo anni ha deciso di rompere il silenzio – sono vittima di stalking aggravato. Mio figlio è diabetico, è stato vittima di bullismo anni fa ha avuto uno shock emotivo che lo ha reso molto vulnerabile. Da studente modello, ora ha una serie di difficoltà di apprendimento dovuti al trauma.”
La voce di Tiziana tradisce l’emozione quando parla del figlio e delle difficoltà incontrate negli ultimi tempi.
“Preciso che sono stata malissimo per anni – racconta Tiziana – dal giorno del parto, nel 2010, la mia vita è cambiata. Ho avuto un’ischemia e un edema midollare con lesioni cerebrali. Successivamente si è sviluppato una serie di problemi gravissimi, dalla paralisi fino all’ictus, che hanno sconvolto la mia vita e quella dei miei familiari”.
Al termine di questo calvario, però, Tiziana si è ripresa e ha cercato di riprendere in mano la sua vita. Ma le cose si sono fatte difficili sotto altri punti di vista.
“Dopo tantissimi anni – ci spiega la coraggiosa mamma di Sanluri – ho deciso che tutto ciò era insostenibile e dovevo fare qualcosa per fare sorridere mio figlio. Per gioco ho deciso di partecipare a diversi concorsi nazionali di bellezza per far sorridere mio figlio e per fargli capire che la mamma non sarebbe morta. Ho cercato di sostenere tutti perché ero entrata davvero in un tunnel”.
Tutto bene direte voi. E invece no. “Tutto questo non è stato compreso dalle persone: anziché aiutarmi e sostenermi sono stata danneggiata per pura invidia. Sono stata a Forum come attrice e nel gennaio 2021 a Striscia la Notizia. Da lì un disastro. Sono stata scelta e contatta da diversi registi ma ormai ho paura e spero che passi questo incubo”.
Nella vita di Tiziana si è abbattuto l’incubo di un processo (come parte offesa) e diversi episodi di bullismo (anche su WhatsApp, con immagini lesive della sua persona diffuse illecitamente). Il tutto è stato prontamente segnalato alle Forze dell’Ordine, ma Tiziana non riesce a spiegarsi il perché di tanto accanimento e ha deciso di non subire più in silenzio e denunciare pubblicamente la situazione. Per questo ha deciso di rivolgersi alla nostra testata.
“Chiedo a voi di pubblicare un appello. Se qualcuno sa qualcosa, non abbia paura di parlare. Si rechi nella caserma più vicino a esporre la sua testimonianza. Vivo chiusa dentro casa per evitare ulteriori imbarazzanti episodi sgradevoli, sia di violenza fisica e molestie di ogni genere” – ci racconta Tiziana. “La cosa più spiacevole – conclude – è che alcune persone per invidia e pura cattiveria si sono divertiti a demolirmi cercando di zittirmi e non fare uscire fuori la verità”.
E noi speriamo che questa denuncia pubblica possa far capire quanta sofferenza può esserci dietro episodi di (cyber) bullismo – spesso apparentemente innocui – per non parlare degli strascichi di vere e proprie aggressioni verbali e fisiche. E soprattutto quante difficoltà possano affrontare persone che non conosciamo. Chiudiamo con una massima che ci sta sempre molto a cuore: