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martedì, 19 Novembre 2024
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Identità digitale: più di 30 milioni gli SPID attivati in Italia

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Procede a gonfie vele il processo di digitalizzazione del Paese, come dimostrano le iniziative sempre più numerose che coinvolgono non solo i privati ma anche gli enti pubblici, alle prese con l’attivazione di servizi web rivolti al cittadino. Centrale in questo cambiamento è lo SPID, ossia l’identità digitale che permette a ciascun individuo di accedere a portali e app dedicati proprio ai servizi pubblici, che ha da poco superato la soglia record di 30 milioni di utenti. Ma cos’è e com’è possibile attivarlo?

SPID per la sicurezza degli utenti digitali

Lo SPID nasce per garantire ai cittadini un accesso sicuro e certificato ai servizi online messi a disposizione da Stato e altri enti pubblici. Si tratta, in sostanza, di una vera e propria identità digitale, unica e non riproducibile, che assicura a ciascuna persona la possibilità di entrare in contatto con gli enti e di gestire autonomamente un’ampia gamma di servizi, rendendo estremamente più facile e veloce il rapporto tra le parti.

Frutto di un processo iniziato nel 2013, lo SPID rappresenta un importante passo in avanti nella sicurezza digitale, un tema sempre caldo quando si parla di utilizzo del web per qualsiasi tipo di scopo, dall’uso di software per il lavoro a quello delle piattaforme di intrattenimento, sulle quali sono stati implementati anno dopo anno sistemi sempre più avanzati e a prova di hacker.

Nel campo dei casino online e delle slot digitali, dove il gioco prevede anche vere transazioni di denaro, le società che gestiscono questo tipo di siti e applicazioni mobili hanno investito fortemente sin dall’inizio nella predisposizione di protocolli in grado di garantire un pieno riconoscimento dell’utente e ridurre, così, rischi di truffe e furti di dati e di moneta.

Attraverso sistemi basati, per esempio, su doppie chiavi di autenticazione e sull’uso di dati biometrici, le piattaforme di casino digitale riescono a individuare con certezza l’utilizzatore del servizio e a tutelare ogni singola operazione, compresi pagamenti e ricezioni di denaro, il che ha favorito non poco lo sviluppo dell’intero mercato grazie a una crescente fiducia dei giocatori. Grazie a questi processi migliorativi, oggi l’uso di slot machine, roulette e giochi di carte online ha raggiunto livelli mai visti prima, coinvolgendo milioni di persone in tutto il mondo appartenenti a fasce demografiche eterogenee.

È proprio su questa scia, sebbene in un contesto completamente differente, che si colloca lo SPID, uno strumento essenziale per offrire un’esperienza sicura sotto ogni punto di vista nell’uso dei servizi pubblici.

Come si attiva e come funziona lo SPID?

L’attivazione di un’identità digitale SPID è attualmente riservata ai cittadini maggiorenni in possesso di un documento di identità italiano in corso di valità, della tessera sanitaria, di un numero di cellulare e di un indirizzo e-mail. È infatti proprio attraverso l’integrazione di questi elementi che l’utente riesce a certificare la propria identità sia in fase di creazione dello SPID che ogni qual volta questo venga utilizzato.

Per ottenere uno SPID occorre rivolgersi a un gestore di identità digitale, ossia una società autorizzata a fornire questo servizio la quale si occupa di raccogliere i dati necessari e di creare il profilo individuale: tra questi troviamo, per esempio, Poste Italiane, Aruba, InfoCert, ma anche altri operatori che mettono a disposizione la propria assistenza per completare l’operazione.

Una volta creato e attivato lo SPID, questo potrà essere utilizzato su tutte quelle piattaforme e applicazioni mobili di natura pubblica che richiedono un accesso certificato. Pensiamo al sito INPS, all’app IO, al portale dell’Agenzia delle Entrate, ma anche alla più recente Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, tutti servizi che permettono di richiedere documentazioni online, di gestire pratiche e di entrare in contatto diretto con gli uffici senza dovercisi recare fisicamente.

Lo SPID può essere utilizzato indifferentemente da PC, smartphone e tablet inserendo e-mail e password personali e la OTP (One-Time-Password) ricevuta via SMS, oppure attraverso la semplice lettura di un QR Code, e dunque rispettando delle precise verifiche di sicurezza studiate per tutelare appieno il cittadino.

Record di SPID attivati: superata la soglia dei 30 milioni

È proprio di questi giorni la notizia che il numero di SPID in Italia ha superato i 30 milioni, di cui ben 10 attivati solo nell’ultimo anno, un dato che mostra quanto i processi di digitalizzazione pubblica stiano correndo nell’ottica di raggiungere, entro il 2023, una quota pari al 46% della popolazione, così come stabilito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Grazie alla crescita degli SPID, come affermato anche dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, per lo stesso Stato sarà sempre più facile fornire servizi pubblici più efficienti e semplici, migliorando così il rapporto tra cittadini e P.A. e riducendo sensibilmente la burocrazia.

Peraltro, agli oltre 30 milioni di SPID vanno aggiunti i 28 milioni di Carte d’Identità Elettronica, altro strumento che garantisce l’accesso ai servizi digitali, per un quadro complessivo estremamente positivo se rapportato alla situazione di pochi anni fa. Sicurezza, praticità e semplicità: su queste basi sarà possibile costruire un’Italia più dinamica in rete e più moderna, un obiettivo non più così lontano a cui si potrebbe giungere ancora più velocemente con gli investimenti previsti dal PNRR.

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