Recenti ricerche dimostrano come sempre più turisti approdino in Sardegna desiderosi di scoprire i bellissimi tesori di questa isola.
Cultura, arte, storia, posti lussuosi e paesaggi mozzafiato rendono questa regione una delle più ambite e apprezzate non solo dagli italiani ma anche da turisti provenienti da tutto il mondo.
I collegamenti tra le regioni, come l’imbarco traghetto Villa San Giovanni Catania, e anche tra le isole rendono gli spostamenti sempre più facili e veloci, permettendo a chiunque di trascorrere anche solo un weekend immersi tra le bellezze sarde o alla scoperta di tantissimi posti italiani spettacolari.
Tra le mete sarde maggiormente visitate c’è proprio il comune di San Gavino Monreale.
Gran parte dei turisti sceglie di trascorrere qui qualche giorno prima di ripartire verso le mete turistiche più esclusive della Sardegna.
Turisti per un giorno a San Gavino Monreale
Monumenti, palazzi antichi, chiese, musei e castelli medievali rendono questa cittadina un luogo ideale per un viaggio davvero interessante.
Si tratta di un piccolo centro agricolo che conta quasi 9000 abitanti ed è sorta ai piedi del Castello di Monreale, nel cuore del Campidano.
Degna di nota è la Chiesa di San Gavino Martire, definita il pantheon degli Arborea. È stata costruita nel 1347 e oggi presenta un aspetto molto diverso dall’impianto strutturale gotico iniziale. Si trova all’interno del convento del Sacro Cuore e custodisce un’abside trecentesco realizzato con pietra calcarea e vulcanica.
Molti turisti giungono in città per far visita al Museo Due Fonderie, situato all’interno degli ex magazzini ferroviari. La fonderia di San Gavino è stata per molto tempo una delle realtà industriali più importanti del territorio e ha conosciuto il suo declino anche a causa della chiusura di molte fabbriche villacidresi con le quali era in contatto. Nonostante ciò, testimonia l’intensa attività metallurgica
di queste aree. La nascita del museo ha permesso di documentare la storia dell’industrializzazione di queste terre con l’obiettivo di trasmettere testimonianze storiche e archeologiche del lavoro avvenuto nella fonderia.Tra i monumenti locali più visitati c’è anche il Museo Casa Dona Maxima risalente al XVI secolo. Fu costruita per volontà dei feudatari spagnoli di Quirra e presenta le caratteristiche tipiche delle dimore campidanesi. La casa deve il suo nome a Donna Massima Orrù, l’ultima rappresentante della nobile casata degli Orrù che acquistò nell’800 l’immobile dai Quirra. In seguito è stata acquistata dal comune ed è divenuta un ufficio comunale, poi una scuola elementare femminile e infine Stazione dei Carabinieri Reali.
Gli eventi in città
A partire dal XV secolo San Gavino si è contraddistinta per la coltivazione di zafferano ed è rimasta una dei maggiori produttori regionali, tanto che nel mese di Novembre, proprio qui, si svolge la Fiera Internazionale dello zafferano, occasione durante la quale ogni anno si registra l’afflusso di moltissimi turisti.
Un altro celebre evento che attrae sempre più gente è il Carnevale sangavinese con la tipica sfilata dei carri allegorici che, ogni anno, conta di più di 50000 partecipanti provenienti non solo dalle zone limitrofe ma anche da ogni parte dell’Italia. La maestria e l’abilità della lavorazione della cartapesta con la quale vengono realizzati i carri viene tramandata di generazione in generazione dagli artisti locali facendola diventare una vera e propria arte. Dal 9 al 13 Agosto, ogni anno, si celebra la Festa di Santa Chiara d’Assisi, la patrona di San Gavino Monreale. I festeggiamenti sono organizzati in collaborazione con la ProLoco locale.