Il vandalismo è una piaga sociale particolarmente “purulenta”, in particolar modo negli ultimi anni. Un tempo fenomeno delle periferie delle grandi città, si è estesa con violenza anche ai centri abitati meno popolosi, come Sardara, dove il senso di “comunità” dovrebbe essere più forte e radicato.
Succede quindi che i sindaci di questo e di altri paesi del Medio Campidano si trovino a combattere una guerra quotidiana contro atti gratuiti di inciviltà e vandalismo. Una lotta contro la quale spesso ci si sente disarmati.
L’appello al rispetto del bene pubblico, pubblicato sulla pagina Facebook Dialogo e Futuro per Sardara è stato rilanciato anche dal primo cittadino Giorgio Zucca, che ha scritto: “Il fenomeno del vandalismo non è, purtroppo, un fenomeno a noi lontano. “Purtroppo” perché, anche a Sardara, si registrano atti di vandalismo”.
Nelle foto alcune infrastrutture danneggiate di recente a Sardara.
Si va dalla testa mozzata della statua di Emilio Lussu, passando a vetri, totem, cancelli, fino ad arrivare a pozzi danneggiati nel centro urbano. Nel parco comunale sono stati trovati irrigatori danneggiati, mucchi di vetro, bottiglie e giochi rotti.
“Stiamo lavorando duramente – si legge nel comunicato di Dialogo e Futuro per Sardara – per restituire alla comunità, finalmente, il “parco giochi” di un tempo. Ci teniamo davvero molto. Abbiamo stanziato soldi per ripristini e migliorie, e stiamo definendo le gare d’appalto, sia per l’area chiosco, sia per l’area sportiva. Per questo, in attesa che il parco venga presto sistemato e preso in gestione, ci vediamo costretti a limitare gli ingressi e consentire l’accesso ai ragazzi solo in presenza di adulti. Detto questo, per ora, ci limitiamo a ricordare che le infrastrutture sono un bene pubblico, ossia di tutti. Danneggiare qualcosa di pubblico non vuol dire arrecare un danno a qualcuno in particolare, ma vuole dire arrecarlo a tutti, compreso a se stessi. Per sistemare tutto saranno impegnati soldi pubblici, soldi delle casse comunali che si sarebbero potuti impegnare in maniera diversa, più utile e urgente. Invitiamo tutti alla massima responsabilità e al rispetto. E, dato che, verosimilmente, talvolta, si tratta di atti di vandalismo da parte di soggetti minorenni, invitiamo i genitori a vigilare, e alla massima divulgazione dei principi del civismo. Sardara è la casa di tutti i sardaresi: prendersene cura e rispettarla, spetta a tutti”.