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Lavoro, contributi regionali alle imprese che durante la crisi non hanno licenziato

La Regione tutela l’occupazione e supporta il sistema imprenditoriale concedendo un contributo regionale alle imprese che nei due anni di pandemia sono state in grado di garantire il mantenimento di adeguati livelli occupazionali nonostante le ripercussioni negative causate dalla sospensione o dalla riduzione delle attività aziendali per effetto del Covid.

“Sosteniamo il sistema produttivo regionale colpito dagli effetti della pandemia attraverso il sostegno alle imprese che nel corso della crisi hanno sofferto ma tenuto in piedi l’attività, rafforzando il capitale umano ed evitando in ogni modo di usare la scure dei licenziamenti. L’impegno della Regione, testimoniato dall’intensità delle misure adottate e dalle risorse stanziate nel corso di questi due anni continua, più forte di prima, con l’obiettivo di creare i presupposti per una pronta ripartenza del sistema economico sardo”, ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas.  

“Abbiamo davanti un’altra importante misura di sostegno all’occupazione e supporto alle aziende sarde, in linea con quanto fino a oggi previsto, programmato e messo in campo sul fronte del lavoro”, ha spiegato l’Assessore del Lavoro, Alessandra Zedda illustrando il contributo e parlando di “intensa e proficua collaborazione istituzionale, di competenze e di risorse tra l’Assessorato e l’Agenzia regionale per le politiche sul lavoro, Aspal”. “L’agevolazione – ha detto – consiste in un contributo economico a fondo perduto che tiene conto del numero di assunzioni effettuate e della salvaguardia dei posti di lavoro successivamente allo sblocco dei licenziamenti. L’Assessorato grazie al bando predisposto dall’Agenzia regionale del lavoro con risorse derivanti dall’avanzo di bilancio di Aspal, mette ancora una volta al centro del proprio programma le politiche attive e l’occupazione. Come Giunta regionale – ha concluso l’Assessore Zedda – abbiamo affrontato con forza e tempestività le difficoltà del mercato occupazionale sardo che nel corso di questi anni hanno aggravato le disuguaglianze sociali e di reddito”.

Il bando – stanziamento complessivo 2.813.974 euro – è rivolto alle imprese con sede in Sardegna che dimostrano di aver assunto con contratto a tempo indeterminato, full time o part time almeno 15 lavoratori (il contratto deve essere stato avviato nel periodo che intercorre dal 1 gennaio 2019 al 17 marzo 2020, prima del blocco dei licenziamenti collettivi e non sia cessato a fare data dallo sblocco dei licenziamenti per un periodo di almeno dieci mesi); che non hanno effettuato alcun licenziamento per giustificato motivo oggettivo nel periodo tra il 1° luglio 2021 e il 30 aprile 2022 (almeno 10 mesi dopo lo sblocco dei licenziamenti).

L’importo massimo concedibile non potrà essere superiore a 600.000 euro. Il contributo erogabile all’impresa per ogni assunzione o rapporto di lavoro subordinato sarà pari a 4.000 euro in caso di assunzione a tempo indeterminato full-time e a 2.000 euro in caso di assunzione a tempo indeterminato part-time (l’importo sarà modificato in aumento pari al doppio spettante per singolo dipendente nel caso in cui l’impresa abbia assunto lavoratori che hanno goduto della CIG e successivamente sono fuoriusciti dal mercato del lavoro e nel caso in cui siano state assunte donne). La domanda può essere inoltrata esclusivamente telematicamente tramite il SIL a partire dalle 9 del 27 aprile e fino alle 14 del 25 maggio.

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