Il 25 maggio chiude la filiale del Banco di Sardegna a Turri. Il grido di allarme del Sindaco Martino Picchedda.
Lo sportello del Banco di Sardegna chiude i battenti, sostituito da un moderno ATM. I sindaci dei paesi dell’entroterra, spesso isolati, non ci stanno a vedere il territorio spogliato di tutti i servizi essenziali: così anche Martino Picchedda, primo cittadino di Turri, annuncia battaglia.
“Seppur ce la presentino come un’opportunità – spiega il Sindaco – visto che l’attuale servizio di due giorni a settimana sarebbe sostituito da un ATM attivo 7 giorni su 7, per noi piccole realtà questa decisione rappresenta l’ennesimo servizio cancellato e che incrementa quel sentore di abbandono e isolamento che solo chi vive nei piccoli centri può conoscere”.
Il primo cittadino sottolinea la differenza tra le politiche aziendali del Banco di Sardegna e quelle di Poste Italiane, che al contrario ha deciso di salvaguardare gli uffici postali dei piccoli paesi, definendoli “avamposti a servizio della comunità”.
Insieme ad altri sindaci dei comuni interessati da questo smantellamento che dovrebbe prendere il via dal 25 maggio 2022, è partita immediatamente una mobilitazione che porterà ad alcuni incontri con i vertici dell’istituto bancario.