Ponte sul Terramaistus: lavori che si protraggono all’infinito e arrecano gravi disagi ai cittadini e alle imprese che viaggiano sull’asse viario della SS 196 tra Gonnosfanadiga e Guspini.
Il cantiere è stato aperto a ottobre del 2020. La conclusione dei lavori, prevista inizialmente per il mese di marzo 2021, poi slittata ripetutamente a fine 2021, finalmente sembra vedere la luce.
“L’incontro – ha dichiarato l’ex europarlamentare e presidente dell’Associazione Progresso Sostenibile, la Dr.ssa Giulia Moi – è stato positivo grazie una nuova e costruttiva collaborazione di tutti i presenti. Tutti insieme, durante il sopralluogo, abbiamo verificato lo stato di avanzamento dei lavori e il reale impegno dell’Anas di volerli terminare per il 31 marzo 2022. Per tale giorno diamo appuntamento a tutti i cittadini di unirsi a noi per andare insieme a inaugurare finalmente l’apertura del ponte”.
Mercoledì 16 marzo, infatti, è stato effettuato un sopralluogo proprio nella strada statale 196 tra Gonnosfanadiga e Guspini, sul rio Terramaistus. All’ispezione, oltre a Giulia Moi, erano presenti il direttore dell’ANAS, l’Ing. Francesco Ruocco, il presidente del Movimento Artigiani e Commercianti del Medio Campidano, Giorgio Concas, lo staff tecnico dell’Anas, tutti i componenti del movimento Artigiani e Commercianti e numerosi cittadini della zona.
“Erano assenti le istituzioni locali, Comunali e Regionali – denuncia Giulia Moi – Le istituzioni locali e i sindaci non sono mai andati a parlare direttamente con la direzione Anas”.
L’ex europarlamentare è in aperta polemica con le amministrazioni comunali di Gonnosfanadiga e Guspini, responsabili, a suo dire, di una mancata disponibilità a incontrare i vertici ANAS e i cittadini.
“Quando il Movimento Artigiani e Commercianti del Medio Campidano con tutti gli abitanti della zona – afferma infatti Giulia Moi – mi chiesero aiuto per sbloccare i lavori della SS 196, la prima cosa che dissi fu: “Vi aiuterò molto volentieri. Come ho sempre fatto in tutta la Sardegna. Organizziamo subito una riunione con i sindaci e con tutti i cittadini, per analizzare con documenti ufficiali sul tavolo, la causa del blocco dei lavori e trovare tutti insieme una soluzione”. Le autorità comunali non accettarono l’invito, e non ne organizzarono mai uno loro”.
Per Giulia Moi si tratta comunque di un grande risultato ottenuto dai cittadini: “Cittadini sardi che nessuno ha mai ascoltato, ne le istituzioni locali-comunali, tantomeno quelle regionali. Neanche dopo aver portato una raccolta firme al Comune per chiedere di essere ricevuti. Cittadini disperati per i disagi di una strada interrotta da due anni, che li costringeva ogni volta a farsi 20km in più per recarsi dal medico o per accompagnare i figli a scuola” – conclude la Dott.ssa Moi.
Ora non resta che aspettare la data del 31 marzo 2022. Sarà davvero la volta buona?