Continua la protesta degli autotrasportatori sardi iniziata lunedì 14 marzo e che andrà avanti ad oltranza, fino a quando non arriveranno segnali concreti dalla Regione o dal Governo centrale.
L’obiettivo dello sciopero è quello di informare l’opinione pubblica sui gravissimi problemi che stanno mettendo in ginocchio migliaia di attività del settore: oltre al prezzo esorbitante dei carburanti, sono in vertiginoso aumento anche i costi dei trasporti marittimi e dei pezzi di ricambio.
Oggi secondo giorno di protesta, con lunghe colonne di automezzi in transito sulla SS 131 (su una sola corsia, per ora scongiurati i blocchi stradali). Nel pomeriggio il serpentone di camion e autoarticolati si è snodato da Oristano a Cagliari procedendo a passo d’uomo.
Contenuti i disagi per il traffico, anche se si sono formate code di qualche chilometro nelle ore di traffico maggiore.