Alessandro Deiola, centrocampista sangavinese del Cagliari, nel dopopartita ha commentato la vittoria della sua squadra nella sfida contro il Torino, arrivata grazie al suo gol decisivo, un diagonale mancino precisissimo che ha battuto il portiere granata Milinkovic-Savic.
“L’esultanza? È stata uno sfogo” – spiega Deiola “. Stiamo lavorando bene e non dobbiamo mollare, vogliamo salvarci con l’aiuto dei tifosi. Vogliamo raggiungere l’obiettivo il prima possibile”.
Un cambio di passo, in questo 2022, che sta tirando fuori i rossoblù dalla palude della zona retrocessione.
“Dopo il girone d’andata – spiega Deiola – siamo tornati dalle vacanze con uno spirito diverso. Ci credevamo anche prima ma sapevamo che dovevamo dare tutto per salvarci. Ci volva la svolta e ora dobbiamo continuare così perché in un attimo ci ritroviamo di nuovo sotto”.
E ai giornalisti che – maliziosamente – chiedono se sia l’addio dei “senatori” a fare la differenza, il centrocampista di San Gavino Monreale risponde così: “Sono state scelte della società, tutti hanno dato il contributo. Godin è stato importante l’anno scorso, ma è chiaro che ci siamo responsabilizzati con l’addio di giocatori così importanti. Abbiamo dovuto rimboccarci le maniche, soprattutto noi “vecchi”, e abbiamo fatto capire ai nuovi che l’aria doveva cambiare”.
