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Ma l’Inter è in perdita o sta giocando al massimo?

L’ultima sconfitta casalinga dell’Inter contro il Sassuolo mette in luce alcune problematiche della squadra di Simone Inzaghi.

I nerazzurri hanno sofferto la vivacità e il talento del Sassuolo, che si è potuto permettere di giocare a San Siro senza troppe pressioni. Il Sassuolo, a differenza dell’Inter, ha espresso una fluidità di gioco che ultimamente sta mancando.

Gli alibi dell’Inter

Bisogna ammettere che ci sono delle attenuanti: l’Inter mercoledì ha giocato in casa contro il Liverpool. La sfida è stata molto dispendiosa e il recupero delle energie a distanza di soli 4 giorni non può essere paragonabile con quello della squadra Emiliana che ha avuto una settimana intera per preparare la sfida.

Oltre alla stanchezza, bisogna valutare anche il peso delle assenze; Infatti, l’Inter ieri ha dovuto fare a meno di due pilastri della formazione titolare: Marcelo Brozovic e Alessandro Bastoni. Sia il croato che il giovane centrale azzurro non hanno potuto far parte della sfida di ieri a causa di un turno di squalifica da scontare.

La caratteristica che accomuna i due assenti è la qualità nel gestire il pallone e la centralità nella fase di impostazione. Non è un caso che la maggiore difficoltà dell’Inter ieri è stata proprio quella di non poter iniziare bene le trame offensive.

Inter: attacco sterile

Le complicazioni avute in cabina di regia, ovviamente vengono accusate anche dal reparto offensivo. Il pallone ieri non è arrivato come al solito in modo pulito; quasi tutte le occasioni sono arrivate in modo confusionario e tutto questo disordine non ha aiutato la lucidità degli attaccanti dell’Inter.

Il problema in attacco non è imputabile solo alla partita di ieri. Il reparto offensivo si ritrova in difficoltà già da qualche settimana; Dzeko, dopo un inizio da urlo, non riesce a ritrovare la regolarità nel suo rapporto con il goal; Lautaro sembra soffrire i troppi cambi in corso da parte di Inzaghi. Il centravanti argentino l’anno scorso si era abituato a fare reparto con Lukaku sfruttando un sistema dove Conte chiedeva agli attaccanti di collocarsi in una posizione di verticalità. Quest’anno, Inzaghi vorrebbe approfittare della qualità di Dzeko e quindi schiera gli attaccanti in orizzontale per cercare dei fraseggi: ovviamente Lautaro ha le qualità tecniche e l’intelligenza tattica per adattarsi al nuovo sistema tattico e alle caratteristiche del nuovo compagno, ma è evidente che il sistema dello scorso anno tendeva a favorire maggiormente le sue qualità di inserimento.

Lo scudetto per L’Inter è ancora possibile

Nonostante il periodo no, l’Inter non deve farsi abbattere dallo sconforto. La sconfitta nel derby, quella con il Liverpool e quella di ieri contro il Sassuolo, non devono far dimenticare che l’Inter è ancora tra le favorite per la vittoria dello scudetto. C’è una partita da recuperare a Bologna che potrebbe riportare la squadra milanese in cima alla vetta.

La rosa dell’Inter, nonostante tutto, sembra quella più preparata per poter arrivare fino in fondo. Per molti siti di scommesse come ad esempio www3.sitiscommesse24.com, la compagine di Simone Inzaghi ha ancora la quota più bassa rispetto a tutte le altre squadre, risultando così la favorita per lo scudetto.

La coppa Italia dell’Inter

Oltre al campionato Serie A, bisogna ricordare che l’Inter è anche in piena corsa in Coppa Italia. Dopo aver sconfitto l’Empoli ai supplementari e la Roma per 2-0, ora i nerazzurri dovranno affrontare i rivali del Milan nella doppia sfida valida per le semifinali del torneo.

Il ranking Uefa dell’Inter

Un’altra buona notizia arriva dall’aggiornamento decennale del ranking UEFA: l’Inter ha superato il Milan nella classifica. Per la prima volta nella storia i nerazzurri sorpassano i cugini rossoneri posizionandosi ventiseiesimi. Questo risultato è stato possibile grazie alla costante presenza nelle coppe degli ultimi anni; la finale di Europa League giocata e persa contro il Siviglia ha contribuito parecchio ad aumentare i punti in classifica.

La sensazione è che l’Inter si ritrovi in un periodo sfortunato dove sta pagando caro un insieme di fattori: il calo fisico e atletico, le assenze per squalifica o infortuni, il calendario fitto che vede impegni dispendiosi tutti vicini l’uno all’altro. Starà a Inzaghi il compito di recuperare fisicamente e psicologicamente le redini della squadra.

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