Ora che siamo tutti più abituati alla realtà digitale, che fa parte di più ambiti del vivere quotidiano, dal lavoro alla formazione, dalle attività ludiche a quelle sociali, è giunto il momento di un ulteriore passo. Passo che in molti stanno già compiendo, ovvero abbracciare gli sport virtuali, in particolare il tennis, o meglio l’e-tennis.
Cos’è l’e-tennis? Assimilabile, in parte, ai videogiochi, questo sport virtuale si basa su incontri simulati. Ogni match, infatti, è riprodotto su piattaforma digitale e presenta le caratteristiche tipiche del suo “antesignano”. Gli incontri sono calendarizzati, rispettano una pianificazione visibile a tutti gli appassionati per scegliere quale partita seguire o per chi tifare. A gestire gli eventi è la matrice informatica di un computer che, valutando una serie di fattori, dati previsionali e statistici, elabora in modo imparziale e imprevedibile, i risultati. Questo per un esito libero da eventuali influenze esterne, garanzia di affidabilità e correttezza in caso si voglia scommettere. Anche il mondo delle scommesse sportive, infatti, si è subito interessato a questo boom, come per ogni altro sport tradizionale: sul portale https://1bet.eu.com/
le puntate sono reali e il resto è simulato, ma in modo da sembrare reale e partecipativo.
Per quale motivo i tifosi del tennis non sono gli stessi dell’e-tennis? Perché le due attività non si possono considerare l’una come una sorta di naturale prosieguo digitale dell’altra? Perché, in realtà sono molto differenti.
Differenza tra tennis e-tennis
Tennis e e-tennis, pur trattandosi della medesima disciplina sportiva, hanno ben poco in comune. Le discrepanze sono notevoli. Il tennis “classico”, quello giocato sui campi, molto spesso sotto il sole cocente e in presenza del pubblico sugli spalti, è associato ad un target che per una serie di ragioni, età, interessi, condizione sociale e rapporto con il tempo, appartiene alle generazioni più mature, agli over 50. La variabile – tale si può considerare – del tempo è un fattore determinante perché è ciò che rappresenta il maggior scarto tra i due tipi di approccio al medesimo sport.
Nel tennis, i tifosi possono restare ore ad osservare un match e, addirittura giorni prima di conoscere un risultato, vedere la conclusione di una partita o di un campionato. Molto dipende anche dalle condizioni climatiche in cui si gioca, quindi la variabile temporale, intesa come meteorologica e attesa paziente, è onnipresente. Il tennis tradizionale è appassionante e lento. Ha ritmi che si dilungano e chiedono “indulgenza” alla celerità. Questo non riguarda l’e-tennis.
E-tennis: velocità e adrenalina
L’e-tennis si caratterizza per il target a cui si rivolge e per le tempistiche. Se, da un lato le partite si giocano con le medesime regole e peculiarità, dall’altro la velocità con cui si svolgono attira un pubblico molto più giovane. Le partite iniziano e terminano nel giro di pochi istanti e tutto avviene rapidamente, in modo adrenalinico, avvincente. I campionati si concludono in una manciata di minuti, sono sempre fruibili e a portata di mano. Questa dinamicità permette di seguire tutti i match che si desidera e scegliere, dal calendario, i preferiti.
Il senso di questa “fretta” si può sintetizzare nel titolo di una storica canzone dei Queen “I want it all, I want it now”. Sono i nativi digitali ad essere interessati al tennis virtuale, quelli che, con un clic, sono abituati ad interagire con la società, che pensano, comunicano, si muovono nella realtà virtuale con scioltezza, fluidità e naturalezza. Per gli under 35, il passaggio dal reale al digitale è fisiologico, così tanto da viverlo quotidianamente come uno stato d’essere acquisito. Pertanto seguire l’e-tennis risulta spontaneo, disinvolto, intrinseco di un cambiamento che, per loro, c’è sempre stato e, negli ultimi anni, si è semplicemente esteso a tutti. Motivo per cui i grandi brand, forti dell’importanza commerciale di questo target in ascesa, stanno strizzando l’occhio agli e-sport.
In conclusione, l’e-tennis è moda, sport ed emozione
L’e-tennis è anche una nuova tendenza che fa moda e che racconta come la società si stia dirigendo in due direzioni parallele, ma non sempre in contrasto tra loro. In alcuni casi, infatti, questo parallelismo non disturba e non influenza i due ambiti, ma lascia che siano autonomi e vivano di vita propria. Ognuna con il suo grado di realismo. L’e-sport è virtuale, l’esperienza è reale.