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Gonnosfanadiga, le scritte della vergogna sul muro del Cimitero Comunale

Il Cimitero Comunale di Gonnosfanadiga imbrattato dal delirio “no-vax”.

Immagini desolanti quelle che arrivano dal paese ai piedi del Monte Linas. Stamattina i tanti visitatori del cimitero, mentre andavano a portare un fiore ai propri defunti, si sono trovati davanti a questo scempio.

https://www.sangavinomonreale.net/wp-content/uploads/2022/01/WhatsApp-Video-2022-01-22-at-12.31.39.mp4

La questione è semplice e non ci gireremo attorno. Si tratta di un atto di imbecillità ingiustificabile. E lo sarebbe al di là delle scritte e dei messaggi deliranti, che dimostrano una scarsa preparazione sia storica che scirntifica. Quelli costituiscono solo un’aggravante, che purtroppo spiega bene come ragiona chi arriva a imbrattare le mura di un luogo sacro. Un cimitero – anche per chi non è credente – in un paese civile sarebbe risparmiato da propaganda di qualunque genere, dall’inciviltà, dall’imbruttimento e dalla barbarie.

E non si tratta solo di un danno di immagine. Si tratta anche di un danno economico che ricadrà sulle spalle dei cittadini di Gonnosfanadiga (compreso probabilmente il geniale rivoluzionario armato di spray rosso). Perché il denaro necessario per ripristinare la facciata del cimitero uscirà (ma che sorpresa!) dalle casse comunali.

Non neghiamo nemmeno che abbiamo messo in dubbio l’opportunità di pubblicare le immagini, per evitare di fare il gioco di chi voleva lanciare quei messaggi e che grazie alle condivisioni su WhatsApp e Facebook hanno già fatto il giro del web. Tuttavia crediamo che sia necessario documentare le derive di un conflitto sociale che sta decisamente sfuggendo di mano. Siamo davanti a un muro contro muro sempre più sordo: dovevamo uscirne migliori, ne stiamo uscendo a pezzi.

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