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Assegno unico e universale 2022. Istruzioni per l’uso

Al via dal 1° gennaio 2022 la nuova misura varata dal governo e rivolta indipendentemente dalla situazione lavorativa a tutte le famiglie con figli a carico, a partire dal 7° mese di gravidanza sino ai 21 anni. Vediamo cosa sostituisce e quali sono i requisiti e i calcoli Isee per poterne fare domanda.

Assegno unico e calcolo ISEE

Per richiedere l’assegno unico è necessario aver presentato un ISEE valido e corretto. E’ possibile presentare la domanda senza ISEE ma in questo caso si potrà beneficiare solo dell’importo minimo previsto per l’assegno unico. Sarà comunque possibile inviare l’ISEE successivamente e avere accesso all’importo specifico per il proprio nucleo familiare.

Per coloro che inviano l’ISEE entro il 30 giugno verranno riconosciuti gli importi spettanti a decorrere dal mese di marzo.

È obbligatorio comunicare eventuali variazioni del nucleo familiare tramite ISEE.

L’assegno unico decresce in misura della situazione economica familiare. Si va dai 175€ per l’ISEE inferiori ai 15.000€, corrispondente alla situazione economica della metà delle famiglie italiane, fino a 50€ a figlio, la cifra minima per chi ha più di 40.000€ di ISEE, o non comunica il dato.

Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio con disabilità e per i nuclei familiari con 4 o più figli.

Modalità per richiedere l’Assegno unico.

Per le domande presentate da gennaio a febbraio i pagamenti cominceranno ad essere erogati dal 15 al 21 marzo. Di norma, dalla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda.

La domanda deve essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale.

Nel dettaglio la richiesta può essere formulata da uno dei genitori a partire dal primo gennaio 2022 sul sito internet www.inps.it o tramite patronato.

Quali prestazioni verranno sostituite dall’Assegno unico.

L’assegno unico sostituirà:

Rimarrà vigente il bonus Asilo Nido.

La domanda deve essere ripresentata anche da chi percepiva l’Assegno temporaneo ad eccezione di coloro che hanno diritto al Reddito di Cittadinanza i quali riceveranno l’assegno unico in automatico.

Dal primo gennaio 2022 le detrazioni e assegni familiari non saranno più presenti nei cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione. Non c’è bisogno di presentare subito la domanda. Infatti è possibile farlo entro il 30 giugno 2022 senza perdere nessuna delle mensilità spettanti con decorrenza a marzo.

I lavoratori potranno inoltrare la domanda per l’assegno per i figli, come detto, dal primo gennaio 2022, per un periodo che andrà da marzo a febbraio dell’anno successivo.

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