Sale la soglia di allerta per il contagio da Covid-19 nel Medio Campidano. Numeri in forte rialzo in tutti i centri del territorio.
La nuova ondata di contagi preoccupa cittadini e sindaci della provincia, alle prese con decine di nuovi casi al giorno e con le prime nuove ordinanze restrittive.
Come accade a Sardara, dove i positivi sono 24 e il Sindaco Giorgio Zucca ha disposto la chiusura della scuola primaria, della ludoteca comunale e ha sospeso tutte le manifestazioni che vedono coinvolti bambini. “Invito tutti alla massima attenzione e scrupolosa osservanza delle disposizioni che possono limitarne la trasmissione del virus – ha detto il primo cittadino di Sardara – La libertà è un bene prezioso. Evitiamo di ricadere in situazioni che abbiamo già vissuto, ne va della nostra salute e della nostra economia”.
Numeri in forte rialzo anche a San Gavino Monreale, sede dell’hub vaccinale e dell’ospedale del Medio Campidano, paese in prima linea nella lotta al Covid-19. L’ultimo bollettino diramato dal Comune fa registrare 42 positivi (con un incremento di +26 nelle ultime 48 ore, e si attendono nuovi positivi nel prossimo aggiornamento).
A Villacidro i casi di contagio da Covid-19 sono 57 tutti in isolamento domiciliare, mentre i cittadini in quarantena fiduciaria sono 34. Più tranquilla, apparentemente, la situazione a Sanluri dove l’ultimo bollettino (risalente al 29 dicembre) diramato dal Comune parla di 10 casi di positività. Anche Samassi, con 14 persone positive, può considerarsi tra i Comuni ancora sotto la soglia di allerta.
Molto più complicata la situazione a Guspini, dove prosegue l’escalation dei contagi da Covid-19. Nel paese l’impennata nel numero dei positivi non accenna ad arrestarsi e al momento si contano 61 positivi in isolamento domiciliare.
Il coronavirus corre anche a Gonnosfanadiga. Sono attualmente 27 i cittadini positivi e 36 quelli in quarantena. “La nuova variante – avvisa il Sindaco Andrea Floris tramite il sito istituzionale del Comune – è molto più rapida nel diffondersi tra la popolazione, è necessaria massima attenzione e assoluto rispetto delle precauzioni elementari”.
Alle difficoltà di un territorio già fortemente provato dal virus, si somma anche la quasi totale assenza di tracciamento (facilmente deducibile dal rapporto tra positivi e cittadini in quarantena, pochissimi in proporzione) che rende più facile la circolazione del virus. Tanti cittadini risultati positivi o a contatto con positivi denunciano in queste ore i forti ritardi nelle informazioni e nelle istruzioni da parte dell’ATS, prevedibilmente oberata di lavoro a causa del boom di contagi. L’attesa di una chiamata per il tampone molecolare (complici le festività) può protrarsi anche per 4-5 giorni, con tutti i disagi – pratici, economici, ma anche psicologici – del caso.