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Piano Assetto Idrogeologico, approvate le nuove norme per la semplificazione delle procedure

Piano Assetto Idrogeologico, approvate le nuove norme per la semplificazione delle procedure

Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino della Sardegna ha approvato ieri la revisione e l’aggiornamento delle norme di attuazione del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI). Le nuove norme recepiscono l’attività di semplificazione e snellimento delle procedure introdotte dalla Giunta regionale per superare i vincoli e le criticità che bloccavano l’attività di programmazione delle Amministrazioni Comunali.

“La Regione è vicina ai Comuni ed è attenta alle necessità dei territori: nella seduta di ieri abbiamo voluto dare un forte segnale in questa direzione – ha spiegato l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris

All’azione di contrasto al rischio idrogeologico e alla difesa del suolo abbiamo accompagnato una imponente azione di semplificazione normativa, sempre nel rispetto della sicurezza, attraverso cui vogliamo velocizzare l’approvazione degli strumenti urbanistici dei Comuni e garantire la sicurezza delle aree a rischio”, ha concluso  l’Assessore.

Per quanto riguarda gli interventi minori come la manutenzione degli alvei per esempio, o interventi di carattere preventivo, è stata estesa la possibilità di utilizzare la relazione asseverata, firmata sempre dai professionisti, anziché lo studio di compatibilità senza quindi il bisogno di seguire un iter autorizzativo lungo e farraginoso (la relazione asseverata è stata introdotta anche per semplificare l’iter approvativo dei Piani attuativi dei Comuni ai fini PAI). Rimanendo nell’ambito degli interventi considerati minori, sono stati rivisti i limiti per la realizzazione dei progetti per consentire ai Comuni o agli Enti competenti di procedere senza dover necessariamente realizzare un preventivo progetto e sottoporlo all’approvazione.

Sempre al fine di semplificare le procedure è stato precisato il riparto di competenze tra Regione e Comuni. In sostanza laddove lo studio è prevalentemente in campo al territorio di un Comune, a vederlo sarà quel Comune o l’Unione dei Comuni e non la Regione, velocizzando così i tempi di approvazione

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Di fondamentale importanza sulla sicurezza è la misura appena introdotta di salvaguardia, che opera in automatico quando si verificano situazioni eccezionali: in questi casi si applicano automaticamente alcune norme tese a “congelare” la situazione esistente al momento dell’evento improvviso, con l’obiettivo di garantire la sicurezza allontanando la possibilità di autorizzare interventi che possono aggravare la situazione di rischio. Un’altra importante semplificazione normativa riguarda i pareri sulle procedure autorizzative (Via e Vas, per esempio). Con la delibera approvata ieri è stato precisato che il soggetto competente ad approvare lo studio deve essere anche il soggetto competente a rilasciare i pareri relativi ai procedimenti autorizzativi ambientali

Con questo aggiornamento normativo sono stati anche equiparati e unificati il Piano di gestione del rischio alluvione, il PAI e il Piano stralcio delle fasce fluviali in maniera tale che ci sia un unico strumento di base, ovvero un unico piano costituito dai tre diversi piani.

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