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sabato, 2 Novembre 2024
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Sanluri e Villacidro, arriva il 5G. A San Gavino nuovi pali per le antenne?

Eventi e manifestazioni

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La società di telefonia WINDTRE espande la propria copertura con tecnologia 5G TDD in Sardegna e raggiunge le città di Cagliari, Carbonia, Oristano, Quartu Sant’Elena, Sanluri e Villacidro.

L’azienda guidata da Jeffrey Hedberg conferma l’impegno ad estendere i servizi di connettività ultrabroadband mobile sul territorio nazionale per collaborare al superamento del digital divide, uno dei temi centrali della strategia di sostenibilità, grazie al 5G TDD. Si tratta di una tecnologia che permette, in particolare, di usufruire di una velocità di rete maggiore e di un’aumentata capacità di gestione anche nelle zone dove il traffico è più intenso.

Per Gianluca Corti, Chief Commercial Officer di WINDTRE, “la centralità degli strumenti e delle infrastrutture digitali nella vita quotidiana ha reso ancora più evidente l’importanza di accelerare l’evoluzione tecnologica, per sostenere e anticipare il cambiamento. WINDTRE risponde alla sfida, aggiunge, con una rete 5G sempre più veloce, affidabile e performante, per migliorare ulteriormente l’esperienza d’uso dei clienti che, anche in mobilità, desiderino rimanere connessi con il proprio lavoro, i propri cari e i propri interessi”.

Intanto a San Gavino Monreale desta curiosità e qualche preoccupazione il nuovo palo – che probabilmente ospiterà anche dei ripetitori 5G di ultima generazione – sorto nelle ultime ore nei terreni privati adiacenti alle scuole di via Foscolo.

Dalle prime informazioni che filtrano, dovrebbe trattarsi in questo caso dell’operatore TIM che sta procedendo con l’attivazione di nuovi impianti di telefonia mobile.

Ricordiamo che antenne per la telefonia, così come tutti gli impianti di telecomunicazione, rientrano tra le opere di urbanizzazione primaria e di pubblica utilità: questo significa che la competenza è riservata in via esclusiva allo Stato. Esistono dei limiti relativi ai valori di emissione e alla potenza dell’antenna, ma se l’impianto rispetta tutti i limiti imposti dalla normativa vigente, il Comune non può opporsi alla sua realizzazione. 

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