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Insularità in Costituzione, al Senato voto storico per la Sardegna

Il Senato oggi ha approvato all’unanimità il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione, votando a favore del testo proposto dalla Commissione Affari Costituzionali che recita “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”.

La proposta di legge popolare aveva raccolto oltre 200.000 firme e finalmente comincia il suo iter parlamentare. Un momento storico, secondo i senatori sardi.

“Oggi è una giornata straordinaria per la Sardegna e per i sardi. Abbiamo finalmente davanti a noi la possibilità di invertire la rotta e ridare dignità alla Sardegna e a tutti i sardi

– ha dichiarato all’ANSA il presidente della Commissione regionale Michele CossaInizia una fase ancora più delicata rispetto a quella che ci ha portato fino a qui, cominciata nel 2017 con il compianto Roberto Frongia e carica di entusiasmo e grinta in ogni suo passaggio. Da questo momento abbiamo la responsabilità di andare fino in fondo affinché nessun giovane sardo possa più avvertire l’insularità come freno rispetto alla propria volontà di fare, intraprendere, creare ma, al contrario, possa trarre da questa condizione la forza per crescere e far crescere la nostra Isola. L’introduzione in Costituzione del principio di insularità – chiarisce Cossa – è la madre di tutte le battaglie per il futuro della Sardegna”.

Il principio di insularità in Costituzione ha raccolto il sostegno di tutta la società civile: si tratta di una battaglia trasversale che unisce tutti gli schieramenti politici sardi, il mondo delle imprese, le associazioni di categoria e il mondo del volontariato, la cultura, lo sport e le università.

Essere un’isola – questo il ragionamento alla base della proposta di legge – comporta enormi costi aggiuntivi che devono essere compensati in nome della coesione nazionale, con l’obiettivo di dare pari opportunità a tutti i cittadini italiani. Uno studio ha quantificato in circa 5.700 euro pro capite il costo dell’insularità per la Sardegna: circa 9 miliardi di euro l’anno (a fronte di un Pil della regione di circa 20 miliardi di euro).

Da questi numeri nasce la richiesta della Sardegna al Parlamento: azzerare gli attuali svantaggi strutturali legati all’insularità, per consentire ai sardi di competere alla pari con tutti gli altri cittadini, qualunque sia la provenienza geografica.

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