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domenica, 22 Dicembre 2024

Covid: le regole per il rientro a scuola

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Il Covid 19 ci farà compagnia ancora a lungo. Questa è l’opinione degli esperti: da pandemia, presto il Covid diventerà endemico e, se la campagna vaccinale avrà il successo che si spera, attenuerà i suoi effetti, varianti permettendo. 
Finita l’estate e con essa la quarta ondata, ora si teme il rientro a scuola. Già in altri paesi, come Stati Uniti e Inghilterra, il rientro a scuola dei ragazzi ha causato qualche problema, dato che la variante Delta, per dirla con il professor Massimo Galli, è “particolarmente in gamba” a infettare i più giovani. 

Ecco perché il governo ha stilato delle regole piuttosto stringenti per il ritorno in classe. Intanto, il personale scolastico dovrà essere in possesso del green pass: a parte qualche irriducibile, il personale è comunque in larga misura vaccinato (il 90% addirittura). Gli studenti potranno entrare in classe dalle 7:50 alle 8:30, ma in caso di scuole “affollate” sono previsti turni di ingresso. Banchi distanziati, mascherine sempre obbligatorie: da questo punto di vista, le cose sono cambiate poco rispetto allo scorso anno. 
Importante, il governo invita caldamente a cambiare di frequente l’aria: il consiglio è di tenere le finestre aperte, almeno per un certo lasso di tempo, anche durante l’inverno. 

Aperte le mense, ma turni e distanziamento saranno necessari: ecco perché sono previsti turni per evitare assembramenti. In caso di sintomi riconducibili al Covid, lo studente dev’essere isolato: sarà l’istituto ad avvisare un genitore per portarlo a casa. E se viene riscontrata una positività, quarantena per studenti e professori: 7 giorni per i vaccinati, 10 per i non vaccinati. 

Il rientro a scuola ci ha fatto capire, una volta di più, come la convivenza con il virus sarà ancora lunga, a maggior ragione considerata la prevalenza di una variante particolarmente infettiva come la Delta. Accanto ai vaccini, dunque, ci faranno compagnia lungo gli igienizzanti per le mani e, soprattutto le mascherine, ormai diventate un dispositivo di uso quotidiano per tutti gli italiani. E il largo e sacrosanto utilizzo delle mascherine ha posto dei problemi di natura ecologica, perché tutto ciò che finisce nella spazzatura rischia di finire nell’ambiente, con le conseguenze che ben conosciamo. 

Allora, soprattutto in luoghi senza assembramenti eccessivi (dove sono consigliate mascherine filtranti come FFP2 e FFP3 ), ecco che l’utilizzo di mascherine protettive lavabili di ottima qualità, come quelle vendute da Rajapack.it, può diventare un’ottima soluzione per evitare di inquinare in eccesso e allo stesso tempo proteggere gli altri. Per una maggiore sicurezza, poi, spesso le mascherine in tessuto lavabili permettono di inserire un filtro in tessuto non tessuto o ai carboni attivi. E i modelli più avanzati hanno un trattamento antibatterico e idrorepellente. 

Insomma, considerato che purtroppo il Covid accompagnerà la nostra vita a lungo, è bene dotarsi di DPI sicuri, prodotti da aziende serie, e scegliere quello più adatto al luogo che frequenteremo: se in alcuni casi è opportuno scegliere le mascherine FFP2, in altre situazioni le mascherine lavabili, purché di buona fattura, possono rappresentare un’alternativa valida e poco inquinante alle mascherine chirurgiche. 

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