I giovani sardi tra i più virtuosi in Italia (e meno soggetti alla fake news) . L’Isola infatti si classifica al primo posto per la copertura vaccinale ai ragazzi compresi tra i 12-19 anni.
Il 75,8% degli adolescenti sardi ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid-19, facendo correre la campagna vaccinale che trova maggiori sacche di resistenza tra i cosiddetti “boomers”, ossia i figli del boom economico, nati tra gli anni ’50 e gli anni ’70, statisticamente più soggetti alla “controinformazione” che spaccia i vaccini come “sperimentali” o addirittura “satanici”.
La differenza tra nuove generazioni (native digitali, differenza non trascurabile) e le vecchie è tutta nei numeri: i ragazzi stanno “doppiando” la generazione precedente nella corsa al vaccino. I giovani – studenti in età da scuola dell’obbligo – hanno individuato nella vaccinazione lo strumento migliore per tornare alla normalità dopo due anni pesantissimi per il loro sviluppo psico-emotivo e per le relazioni sociali mancate.
In Sardegna (dove si contano 1.074.240 di persone vaccinate, di cui il 67,21% con due dosi) sono proprio i giovanissimi a spingere genitori, zii e nonni a immunizzarsi. Insomma, viene sradicato il luogo comune delle nuove generazioni svogliate, disinformate e poco interessate all’attualità.