Anche l’anno scolastico 2021 si apre con sentimenti contrastanti: c’è incertezza ma, al tempo stesso, qualche luce di speranza. Avvicinandosi l’inizio delle lezioni, desidero inviare a tutti quelli che vivono la scuola a diverso titolo, alle famiglie, agli studenti, ai professori e a tutti coloro che prestano il loro servizio nell’ambito scolastico, una parola di incoraggiamento, di vicinanza, ma anche un invito alla responsabilità per quanti illuminano il loro servizio con il Vangelo.
Agli studenti un invito a non rinunciare a desiderare di crescere, di imparare, di osare anche nuovi percorsi senza lasciarsi schiacciare da una routine che uccide la creatività. La scuola, le relazioni con i compagni e i professori,
possono stimolare e promuovere i vostri talenti, allargare le vostre conoscenze e permettervi di prendere posto, con una presenza attiva, nella comunità.Ai genitori l’invito a collaborare con i professori, senza chiudersi nelle pretese e contrapposizioni, ma dando fiducia. Si tratta di rinnovare quel patto educativo in cui la famiglia e la scuola si incontrano per il bene dei ragazzi.
Ai professori e dirigenti scolastici una parola di gratitudine per quello che avete già fatto e per il cammino che vi aspetta. Tocca a voi farvi carico e dare risposte ai timori, agli interrogativi dei ragazzi e dei loro genitori, anche in relazione alle criticità suscitate dalla pandemia. Vi si mette sulle spalle un carico pesante, ma anche il compito importante di aiutare i giovani ad aprirsi alle domande, alla ricerca di senso. Avete bisogno di coraggio per affrontare i problemi di ogni giorno, ma sappiate che il vostro compito, la vostra vocazione di educatori è fra quelle che lasciano davvero il segno nella vita di un giovane.
Una parola agli insegnanti di religione, con i quali il Vescovo ha un legame speciale. Vi affido il mandato di essere artefici di comunione nell’ambiente scolastico. Un sapere senza relazioni, la conoscenza senza incontro, rimane sterile: facilitate le relazioni, costruite ambienti di fiducia e di rispetto. L’insegnamento non è solo proporre programmi, certamente importanti, ma anche prendersi cura degli alunni, specialmente quelli che vivono situazioni di fragilità. Possano trovare in voi persone attente e affidabili, capaci di ascolto e di vera solidarietà.
Al personale amministrativo e ausiliario un incoraggiamento perché possiate svolgere bene il vostro lavoro, seppure in una situazione non facile e dove spesso si affacciano timori e incertezze. La vostra responsabilità sarà di grande aiuto a tutti, specialmente nelle situazioni difficili e delicate.
A tutti, il mio ricordo e l’augurio di pace e bene! La pandemia, che ha caratterizzato l’anno 2021 con tutte le sue implicazioni, sanitarie, economiche e sociali, ci stimoli a rendere radicato lo stile di attenzione ai più fragili, l’ascolto reciproco, la collaborazione fattiva. Solo così si potrà vincere insieme il male (del virus) che ci ha ferito e incamminarci per un sentiero di speranza. Buon anno scolastico!
Roberto Carboni
Arcivescovo di Oristano
Vescovo di Ales-Terralba