Il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, nelle intenzioni dei promotori uno dei fuori all’occhiello dell’offerta culturale e turistica dell’Isola, è stato commissariato.
La Direzione Generale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con un atto firmato il 23 agosto 2021 da Antonio Maturani, ha predisposto il decreto di revoca dell’incarico di Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario della Sardegna e di tutto il consiglio direttivo. Una bocciatura gravissima e senza possibilità di ulteriori appelli.
In realtà un tentativo disperato da parte dell’ormai ex direttivo c’è stata, con un ricorso presentato il 6 agosto ma bocciato perché, secondo il Ministero “nessuno dei rilievi eccepiti da parte dell’IGF risulta superato poiché ogni risposta controdeduttiva non è stata adeguatamente documentata”. Dunque viene confermato che è necessario “mettere ordine e strutturare l’Ente alle finalità costitutive”.
Il documento, con 11 pagine fitte di pesantissime irregolarità imputate al Presidente e al Direttivo del Parco, dimostra “l’assenza di una capacità gestionale dell’Ente volta ad assicurare, in maniera autonoma, una sana e regolare condotta amministrativa. Incapacità che, per quanto ampiamente detto ed illustrato, è attuale e permanente”.
Tra le omissioni più gravi, la mancata esibizione della documentazione richiesta nel corso della verifica ispettiva, mancata prevenzione della corruzione e trasparenza, violazione della normativa in materia di adempimento degli obblighi di pubblicazione, mancato rispetto dei termini di presentazione dei bilanci, irregolarità nei bilanci e nelle chiusure del fondo economale, anomalie nelle consulenze esterne, criticità nella gestione del personale e nelle buste paga. Queste solo alcune delle 47 gravissime irregolarità contestate dal Ministero al Parco.
Di conseguenza la Direzione Generale del Ministero dell’Ambiente, al fine di garantire la funzionalità del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, conclude il procedimento con la predisposizione della revoca del decreto di nomina degli organi, a cui seguirà la nomina di un Commissario Straordinario investito del potere di adottare tutti gli atti necessari al regolare svolgimento dell’attività dell’Ente.
Ecco il documento integrale.