La Commissione Regionale per le Pari Opportunità esprime forte preoccupazione per la sorte dei diritti delle donne in Afghanistan e auspica l’immediata attivazione di cordoni umanitari per accogliere le rifugiate e i rifugiati.
La commissione Regionale Per le Pari Opportunità sta seguendo con attenzione l’evoluzione della situazione in Afghanistan preoccupata per la sorte di donne e bambini per cui si teme non vengano riconosciuti i più elementari diritti.
Le notizie che giungono dal Paese occupato dalle forze Talebane sono purtroppo allarmanti e non possono che destare grande preoccupazione soprattutto per il mondo femminile che stava cercando faticosamente di affrancarsi dal potere patriarcale ancora fortemente radicato nella cultura del Paese. Si auspica che gli annunci fatti non abbiano solo fini propagandistici, ma costituiscano fatti concreti, sui quali la comunità internazionale deve però esercitare un continuo monitoraggio.
Le Commissarie si fanno altresì portavoce delle tante donne sarde che chiedono l’immediata attivazione dei cordoni umanitari per portare in salvo quante più vite possibile, allontanandole da un regime che vuole riportare l’Afghanistan ad una dittatura dove non c’è posto per la libera espressione femminile, tanto nel mondo del lavoro, quanto in quello delle arti e nemmeno purtroppo all’interno delle famiglie.