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Sardegna, è allarme dalle terapie intensive. Rischio zona gialla sempre più alto

Una settimana fa ci siamo chiesti quanto fosse lontana la zona gialla per la Sardegna, alla luce dei numeri (incidenza dei contagi e numero di ricoveri) costantemente in crescita da un mese. Oggi, leggendo i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali la risposta appare più scontata.

In particolare è proprio il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti affetti da Covid-19 a far crescere la preoccupazione: nell’Isola il dato è schizzato all’11%, oltre la soglia del 10% prevista dal Ministero della Salute per la permanenza in zona bianca.

In Italia il dato è al 4%: questo, oltre a indicare una maggiore incidenza percentuale di casi in Sardegna (dovuta probabilmente al grande afflusso di turisti che di fatto raddoppiano la popolazione domiciliata nell’isola in estate), è anche sintomo di grave carenza di posti in terapia intensiva negli ospedali sardi.

Poco, infatti, è stato fatto nell’ultimo anno per potenziare i presidi ospedalieri sardi e scongiurare una nuova crisi sanitaria dovuta ai ricoveri per Covid-19. Secondo l’ultimo report regionale, i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 22 mentre i pazienti ricoverati in area medica sono 109.

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