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lunedì, 18 Novembre 2024
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Edilizia, grazie al Superbonus in Sardegna raddoppiano le pratiche

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In Sardegna volano le pratiche ammesse (+81%) e raddoppia l’ammontare delle detrazioni (+105%). Investimenti arrivati a 115milioni di euro.  Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Edilizia Sardegna): “Buone notizie per il comparto ma burocrazia e mancata proroga al 2023 frenano ancora imprese e cittadini”. Dal decreto semplificazioni bis in arrivo novità importanti.

 Il superbonus 110% toglie il freno a mano e nella nostra regione volano le pratiche e raddoppia l’ammontare delle detrazioni.

Sono buone le notizie che arrivano per l’edilizia in Sardegna dal periodico monitoraggio che Confartigianato Edilizia Sardegna effettua sul Super Ecobonus 110%, sui dati forniti dell’ENEA sulla distribuzione territoriale degli interventi.

Infatti, in 45 giorni, tra la fine da metà maggio alla fine di giugno, l’analisi ha rilevato una crescita dell’81,2% delle pratiche, passate dal 451 a 817, e una impennata dell’ammontare ammesso a detrazione del 105,4%, passato da 56 a 115milioni di euro. Boom anche del valore degli interventi passati da una media di 126mila e arrivati a 141mila.

A livello nazionale, in questi 45 giorni, sono cresciute sia le pratiche (+122%, da 10.914 a 24.147), sia l’ammontare a detrazione (+160%, da 1 miliardo 328 milioni a 3 miliardi 452 milioni). 140mila, è invece la media di detrazione per intervento.

In questi primi 11 mesi di vita della norma, crescono gli interventi nei condomini, passati dal 9,5% all’11,18%, mentre diminuiscono leggermente sia quelli nelle unità immobiliari indipendenti, passati dal 37,5% al 37,21, sia quelli negli edifici unifamiliari (come le ville), passati dal 52,8% agli attuali 51,61%.

Quelli che arrivano da questa importante norma, per le imprese isolane delle costruzioni, sono segnali veramente positivi – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna il trend è robusto e fa ben sperare per i prossimi mesi. Anche in considerazione del fatto che oltre agli investimenti diretti, a corollario delle realtà edili e dei lavori che effettuano, c’è tutto un mondo di altre imprese che lavorano con il settore come, per esempio, quelle dell’autotrasporto, dei servizi vari o di smaltimento inerti”. “Questi dati, in ogni caso, non ci devono far dimenticare come il vero problema del bonus 110% sia la burocrazia – continua Melonisecondo una nostra recente indagine, il 52,3% delle imprese contattate segnala il ritardato inizio delle attività a causa di problemi burocratici, legati per esempio a sanatorie mentre il 42,5% ha indicato la mancata risposta di uffici comunali e pubbliche amministrazioni. La quota di imprese che segnalano la mancata risposta degli uffici pubblici nei comuni con oltre 10mila abitanti, è del 71,6%, doppia rispetto al 36,9% rilevato nei comuni più o meno piccoli, con meno di 10mila abitanti”.

Il comparto regionale sardo delle costruzioni, è rappresentato da 29mila realtà, di cui oltre 15mila (il 51%) artigiane. L’85,8% di queste ultime, appartengono al comparto delle costruzioni, mentre il restante 14% a quello del manifatturiero come i produttori di prodotti in legno, terracotta, calcestruzzo, gesso, elementi in metallo e tagliatori di pietre. Il sistema, complessivamente, offre lavoro a 48 mila addetti, che nel 47,3% (22.714 lavoratori) dei casi sono occupati in imprese artigiane del settore

Secondo l’Associazione Artigiana, l’impulso del superbonus potrebbe rafforzarsi, dopo che il DL Semplificazioni ha recepito proprio le indicazioni di Confartigianato. Infatti, grazie alle modifiche suggerite dall’Associazione Artigiana in Parlamento, potrà essere più facile avviare i lavori dal punto di vista burocratico: sarà sufficiente la presentazione della CILA anche per gli interventi ammissibili al superbonus che riguardano le parti strutturali degli edifici o i prospetti e, nel caso di opere già classificate come “attività di edilizia libera”. Si parla, ad esempio, dell’installazione di caldaie o finestre. Ancora, nel caso di varianti in corso d’opera queste sono comunicate a fine lavori e costituiscono integrazione della CILA presentata e non è richiesta, alla conclusione dei lavori, la segnalazione certificata di inizio attività. Quella che riguarda l’inizio dei lavori non è l’unica semplificazione. Secondo il testo della legge, nel caso in cui vengano riscontrate delle irregolarità «meramente formali che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo», non ci sarà la decadenza delle agevolazioni fiscali limitatamente alla violazione od omissione riscontrata». Nel caso, invece, in cui le violazioni riscontrate nell’ambito dei controlli da parte delle autorità competenti siano rilevanti ai fini dell’erogazione degli incentivi, la decadenza dal beneficio si applica limitatamente al singolo intervento oggetto di irregolarità od omissione.

Per Confartigianato, il traino del superbonus si inserisce nello stimolo di più lungo periodo sul settore delle costruzioni determinato dagli interventi del PNRR. In chiave settoriale, il 41% del crescita del valore aggiunto indotto da tutti gli interventi del PNRR si concentra nella filiera dell’edilizia – interessando 992 mila imprese e 2,2 milioni di addetti a livello nazionale– con un contributo alla crescita delle costruzioni di 3,3 punti e delle attività immobiliari di 2,8 punti, seguiti da commercio al dettaglio con 2,7 punti, commercio all’ingrosso con 1,3 punti e istruzione con 1 punto.

In ogni caso – continua Meloni le imprese e i cittadini sono spaventati dalla mancata proroga dell’incentivo fino a tutto il 2023. C’è una necessità forte e impellente dato che i ritardi accumulati per eccesso di burocrazia hanno rallentato l’attività dei cantieri, e soprattutto nei condomini, richiedono un maggior tempo a disposizione per iniziare e completare i lavori”. “Confidiamo, quindi, nella prossima legge di bilancio per queste auspicato un prolungamento – ricorda Melonituttavia, con la recente approvazione del PNRR, da parte della Commissione Europea, sono ufficiali le nuove proroghe del Superbonus 110%. Confermata al 30 giugno 2022 la data di scadenza per coloro che vogliono usufruire del bonus come persone fisiche su unità unifamiliari. Prorogata al 30 giugno 2022 anche la possibilità di accedere al beneficio per interventi edilizi su un edificio di proprietà con massimo 4 unità immobiliari”. “La scadenza potrà poi essere ulteriormente allungata di 6 mesi, ovvero fino al 31 dicembre 2022, se per fine giugno 2022 i lavori avranno raggiunto almeno il 60% del progetto totale – precisa e conclude il Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegnaper i condomini è previsto un unico termine di scadenza senza possibilità di allungarlo e la data è quella del 31 dicembre 2022. Confermata anche la possibilità della cessione del credito del 110% per le spese sostenute nel 2022”.

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