Cosa si deve fare se non ci è mai stato inviato il codice Authcode necessario per scaricare il Green Pass, o se non lo si è ricevuto dopo la guarigione, la vaccinazione o un tampone negativo? O se magari abbiamo smarrito il codice o la stampa del certificato?
Abbiamo scritto per voi questa semplice guida per recuperare l’Authcode che ha aiutato tanti cittadini a risolvere il problema. Ma ci sono stati segnalati anche casi più “difficoltosi”, con gli ingranaggi di una burocrazia farraginosa e nella quale uffici diversi non “si parlano” e non condividono i dati dei pazienti.
La burocrazia può essere talmente inefficiente da rendere quasi impossibile ottenere il green pass dopo la guarigione dal Covid-19. È quanto capitato ad un cittadino sangavinese, e probabilmente non è un caso isolato. Ve lo raccontiamo sperando che possa essere di aiuto a chi dovesse trovarsi nella stessa situazione.
“In merito all’articolo sul recupero del green pass – ci racconta infatti il nostro lettore – segnalo il mio problema da guarito Covid. Controllando la mia scheda sanitaria, che il medico di famiglia ha verificato, e tramite un amico verificato anche nei sistemi ASL (in fondo sono gli stessi), abbiamo capito che la mia guarigione, certificata da tampone antigenico effettuato presso il laboratorio autorizzato Tinti, non è stata caricata nel sistema. Per cui io non posso avere l’ Authcode che mi permetterebbe di scaricare il green pass. Benché nel sito del governo si dica che il medico di famiglia o ASL debbano caricare il dato, ho conferma che il medico di famiglia non abbia lo strumento per caricare il dato e la ASL risulta irraggiungibile. Morale della favola, niente green pass! Ho provato anche ieri sera senza risultato“.
La situazione sembrava essere senza soluzione. Senza la possibilità di risolvere il problema tramite il medico di famiglia e senza un numero esplicito da chiamare (la ricerca su Google non dà esiti chiari: lo testimonia anche il numero di pazienti che chiamano – per sbaglio – il nostro giornale cercando di mettersi in contatto con l’hub vaccinale di San Gavino) è onere del paziente scomodare amici e conoscenti alla ricerca di un aiuto (magari da chi ha già passato le stesse pene per avere un semplice documento).
Dopo tantissimi tentativi, finalmente la luce. Il numero di telefono del “Reparto green pass” è lo 070.9359551.
“L’operatore – racconta il nostro lettore – nel nostro caso ha chiesto di inviare a un indirizzo mail che ci ha indicato i dati relativi alla data del primo tampone con esito positivo, noi abbiamo aggiunto anche il codice fiscale. Ha caricato immediatamente i dati, generato il certificato di guarigione e nel giro di pochi minuti ci sono arrivati i certificati”.
Quale è il suggerimento per chi si trova davanti allo stesso problema?
“Ci vuole costanza nella chiamata. Io ci avevo provato diverse volte, squillava libero ma non rispondevano. Ci ha provato mia figlia prima che ci sentissimo, con poche speranze data l’ora e invece la sorpresa. Un’operatrice gentilissima che ha operato immediatamente. Quasi non ci credo. È che davvero non c’è indicazione da nessuna parte su come operare. Ora, tramite il vostro giornale potete… accendere speranze per i disperati come me!” conclude con un sorriso il nostro lettore.
Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. Speriamo che questa testimonianza possa essere di aiuto a tutte le persone che stanno vivendo le stesse difficoltà.