Entro giugno Argea provvederà al pagamento di quasi 80 milioni di euro, oltre 12 milioni dei quali già erogati, dei premi del Programma di sviluppo rurale Sardegna 2014/2020. Si tratta di diverse misure, sia strutturali che a superficie, che interessano centinaia di aziende per gli investimenti, l’insediamento dei giovani, ma anche la forestazione, l’agricoltura integrata, quella biologica, il benessere degli animali, l’indennità compensativa e il ristoro per le aziende agrituristiche.
“Grazie soprattutto ai dipendenti e ai dirigenti di Argea – commenta l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia – e dopo la ripresa della funzionalità del sistema telematico, è stato possibile pianificare e provvedere al pagamento dei premi riuscendo a completare gli elenchi di pagamento per effettuare i pagamenti residui, che saranno tutti effettuati entro giugno”. Saranno così erogati – precisa l’esponente della Giunta Solinas – altri 67.073.855,66 euro, che si sommano ai 12.135.673,74 euro già pagati sempre a giugno, arrivando alla cifra record di 79.209.529,40 euro solo a giugno.
“Purtroppo – prosegue l’assessore Murgia – la nostra macchina ha l’operatività su tutto il Psr in essere, ma possiamo intervenire sugli aiuti della Pac, la Politica agricola comune, solo a partire dalle domande di sostegno del 2021. Questo vuol dire che gli aiuti della Pac dipendono ancora, ma solo per le domande presentate fino al 2020, dall’agenzia nazionale Agea e non da noi”.
L’assessore Murgia sottolinea inoltre la ripresa dei pagamenti e la nuova velocità delle istruttorie di pagamento garantita da Argea, nonostante i blocchi imposti dal cambio nella gestione del Sian, il sistema informativo agricolo nazionale, con la società Leonardo, che ha iniziato da poco ad operare attivamente.
“Con questo risultato – evidenzia Gabriella Murgia – possiamo dire che finalmente Argea sta operando attivamente come Organismo pagatore, nonostante la carenza di personale e le numerose problematiche, soprattutto informatiche e tecniche, legate alla transizione. Questa è certamente una fase molto delicata per il settore e per tutta l’economia, ma i pagamenti già effettuati e quelli in corso stanno dimostrando che le cose stiano andando verso la direzione giusta. L’obiettivo futuro sarà quello di lavorare con un Psr più accessibile, scritto per il territorio, che permetterà un taglio della burocrazia sia per chi presenta le domande sia per chi istruisce le pratiche, garantendo snellimento delle procedure e pagamenti più veloci, a tutto vantaggio delle nostre aziende agropastorali”.