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“Stop alle pratiche sleali nelle filiere agroalimentari”, la denuncia di Coldiretti

Agricoltura biologica in Italia: opportunità e prospettive

Stop alle pratiche sleali nelle filiere agroalimentari che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione.

È il commento di Coldiretti Sardegna dopo l’approvazione definitiva del Senato della Legge di Delegazione europea che stoppa queste pratiche sleali con pesanti speculazioni lungo la filiera  nella ripartizione del valore: oggi per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo.

“Una battaglia che abbiamo sempre combattuto a mani nude” afferma Battista Cualbu presidente di Coldiretti Sardegna, organizzazione che nel febbraio del 2019, durante la protesta dei pastori aveva denunciato gli industriali che pagavano il latte sotto i costi di produzione, pratica vietata dall’articolo 62 della legge 1 del 2012. “Questo intervento normativo, fortemente sollecitato da Coldiretti, è una nuova arma a favore degli anelli più deboli della filiera, i produttori e i consumatori”.

La norma approvata al Senato, mira a rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato. Le vendite sottocosto dovranno ora rispettare una serie di parametri a partire dal semplice superamento dei costi medi di produzione elaborati dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea).

Ma la legge colpisce anche il meccanismo delle aste al doppio ribasso che provoca forti distorsioni e speculazioni aggravando così i pesanti squilibri di filiera.

Per difendere gli agricoltori dallo strapotere delle grandi catene distributive è tra l’altro previsto – spiega la Coldiretti – di intervenire anche sui ritardi di pagamento delle forniture e sulle modifiche non concordate dei contratti, fino ai mancati pagamenti per i prodotti invenduti. È stato introdotto nel provvedimento anche l’anonimato di chi denuncia tali vessazioni e viene data alle associazioni di rappresentanza la possibilità di presentare le denunce per conto dei propri soci.

Nel testo approvato è importante – conclude la Coldiretti – anche la valorizzazione dell’intervento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentare (ICQRF) funzionale al rispetto del funzionamento del mercato e delle filiere per le acquisite competenze in ambito agroalimentare.

“Coldiretti lavora concretamente, e questi risultati lo testimoniano, per avere strumenti normativi che garantiscano pari dignità a tutta la filiera e allo stesso tempo a progetti di filiere dal campo alla tavola – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -, in questo modo si valorizza e cresce il made in Italy agroalimentare e ne hanno benefici tutti, dal produttore al consumatore”.

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